Cos’è l’Eterocromia e da cosa dipende

    eterocromia
    Iridologia familiare sistemica

    Eterocromia oculare:
    Cause, tipologie e fattori di rischio

    L’eterocromia o eterocromia iridum indica una differenza di colore tra le due iridi. Il termine Eterocromia è composto dalle parole “etero” che significa diverso e “cromia” ovvero colorazione. Perciò con il termine eterocromia si descrive la condizione di quelle persone che hanno gli occhi di colore diverso. In questi casi potremmo incontrare persone con un occhio blu ed un occhio verde. Tuttavia l’Eterocromia completa resta una condizione rara. Infatti normalmente gli occhi sono marron scuro, nocciola, verdi o azzurri.

    eterocromia

    Il colore degli occhi cambia da tinte più chiare a più scure durante il primo anno di vita, con la maggior parte dei cambiamenti che si verificano tra i 3 ei 6 mesi di età come spiegato in questa metanalisi. Questi cambiamenti dipendono dall’innervazione adrenergica. Il colore degli occhi appartiene ad una complessa selezione genetica, attraverso l’interazione di numerosi geni attraverso diverse generazioni. Il colore degli occhi è determinato dalla concentrazione di melanina nell’iride.

    L’iride è una struttura muscolare sottile e circolare con un foro centrale denominato pupilla. Nell’iride vi sono depositi di melanina, il pigmento che a varie gradazioni conferisce ai nostri occhi il loro colore caratteristico. Gli occhi marroni hanno grandi quantità di depositi di pigmento di melanina mentre gli occhi azzurri tendenzialmente mancano di melanina.

    eterocromia

    Il colore dell’iride completamente diverso nei due occhi è cosa rara. Tuttavia anche nei pochi casi di eterocromia dell’iride totale, la colorazione diversa è coinvolge soltanto l’Iride e non già sull’intero occhio. Quindi anche nell’Eterocromia la sclera resterà bianca in entrambe gli occhi, così come nelle persone senza Eterocromia. L’eterocromia genetica in genere è benigna. In altre parole, non è una malattia degli occhi e non influisce sull’acutezza visiva. L’aspetto esteriore dell’Eterocromia benigna può dare alla persona un’apparenza accattivante, a tratti esotica ed affascinante. Vi sono tuttavia alcune Eterocromie che in Iridologia rappresentano il riflesso di alterazioni fisiologiche.

    Aspetti clinici dell’Eterocromia

    Il fenomeno degli occhi dal colore diverso, sebbene raro, è osservabile nei mammiferi di qualsiasi razza. Ci sono anche cani con eterocromia. L’Eterocromia umana è classificata principalmente in base al momento della sua insorgenza. In primo luogo abbiamo l’Eterocromia genetica, quindi congenita e presente alla nascita. In alternativa abbiamo l’Eterocromia acquisita, ovvero che si presenta durante la vita per svariate cause. Statisticamente la maggior parte delle Eterocromie sono congenite, appartenenti al patrimonio genetico. Sussistono tuttavia casi di Eterocromie acquisite nel tempo come esito di una malattia o di un infortunio.

    Le cause ereditarie dell’eterocromia

    A fianco dell’innocua e rara Eterocromia iridea congenita si osservano ancor più raramente i seguenti disturbi fisici associati ad Eterocromia oculare genetica:
    – Piebaldismo
    – Malattia di Hirschsprung
    – Sindrome di Bloch-Sulzberger
    – Malattia di Von Recklinghausen
    – Malattia di Bourneville
    – Sindrome di Waardenburg
    – Sindrome di Sturge-Weber
    – Sindrome di Parry-Romberg
    – La sindrome di Horner

    Le cause acquisite dell’Eterocromia

    Le situazioni di malattie acquisite nel tempo che si associano eventualmente all’eterocromia sono abbastanza numerose e differiscono tra loro:

    – L’infiammazione dell’iride da qualsiasi causa (uveite, tubercolosi, sarcoidosi, herpes, etc.)
    – Iridociclite eterocromica di Fuchs (FHI)
    – Sindrome di Posner-Schlossman
    – La sindrome da dispersione di pigmento: granuli di melanina che vengono rilasciati nell’umor acqueo
    – Un trauma (eterocromia traumatica)
    – Effetti collaterali di alcuni colliri usati per il trattamento del glaucoma
    – Siderosi da corpo estraneo nell’occhio contenente ferro
    – Nevo di Ota, o melanocitosi oculo-dermica
    – Ectropion dell’iride
    – Tumori e cisti benigni dell’iride
    – Melanoma maligno dell’iride
    – La sindrome di Chediak-Higashi
    Il Gerontoxon a carico della cornea o i suoi cambiamenti di colore dovuti a svariate condizioni, possono far apparire falsamente l’iride di colore diverso.

    eterocromia

    I tipi di eterocromia in iridologia e loro classificazione

    L’Iridologia classifica tutti i tipi di Eterocromie fra i segni di alterazione del colore (Patocromia Iridea). In particolare riconosce varie tipologie di Eterocromie in base alla posizione del colore diverso nello stroma irideo. Ecco di seguito come l’Iridologia classifica le Eterocromie:
    Eterocromia Totale – Le due Iridi sono di colore diverso
    Eterocromia Settoriale – Un settore dell’iride è di colore diverso
    Eterocromia Centrale – Il Colore è diverso tutto intorno la pupilla
    Eterocromia Anulare – Il Colore è diverso tutto intorno al Collaretto oppure l’anello della pelle scuro

    Eterocromia totaleL’Eterocromia Totale è sempre di origine genetica ed in genere non porta nessuna conseguenza durante la vita. Secondo il Dott. Padre E. Ratti alcune eterocromie, peraltro rare, sono connesse a disturbi ereditari di origine neuro-psico degenerative. In ogni caso nella stragrande maggioranza dei casi possiamo incontrare persone con Eterocromia totale di tipo genetico in buona salute. Ad esempio anche personalità del mondo dello spettacolo e dello sport. ( foto Maxwell M. Scherzer)
    Eterocromia settoriale dell'Iride

    Eterocromia Settoriale

    Eterocromie Settoriali eterocromia settoriale
    L’Eterocromia settoriale è rappresentata dal colore diverso in un settore dell’Iride. Non necessariamente in entrambe gli occhi, l’eterocromia settoriale può essere presente anche in un solo occhio. L’Iridologia distingue le Eterocromie settoriali in genotipiche e fenotipiche:

    – Per quelle genotipiche si osserverà un’area dello stroma irideo costituito strutturalmente di colore diverso rispetto alla colorazione di base. Gli organi che ricadono nella zona della mappa iridologica interessata saranno considerati come affetti da una genetica ipofunzione. In genere le Eterocromie settoriali genetiche riflettono delle memorie collegate a danni organici incorsi nelle precedenti generazioni. L’orientamento prognostico è quello di considerare le Eterocromie genotipiche come difetti di colorazione senza rilevanti conseguenze.

    – Per quanto riguarda le Eterocromie fenotipiche esse i presentano all’osservazione come fossero al di sopra dello stroma, il quale mantiene il suo colore di base. Questo si può desumere anche dl fatto che spesso questo tipo di Eterocromie lasciano intravedere la colorazione di base sottostante. Vengono descritte anche come fossero colore su colore in uno specifico settore dell’iride. Quasi sempre si tratta di depositi di sostanza arrivati sull’iride in occasione di pregressi attacchi infiammatori a carico degli organi interni. Principalmente sono interessati gli organi digestivi, con particolare frequenza il pancreas (pancreatiti). A volte potrebbe trattarsi di rash cutanei di tipo herpetico. Altre volte la sostanza depositata di colore diverso può essere l’esito di una uveite a carico dell’occhio.

    In Iridologia l’organo coinvolto è indicato della colorazione dell’Eterocromia settoriale fenotipica.
    Più info in questo articolo sulle macchie dell’iride.

    eterocromia centraleeterocromia centrale

    Eterocromia Centrale. Si parla di Eterocromia centrale quando la diversa colorazione interessa la zona intorno alla pupilla (zona della corona). La presenza dell’Eterocromia centrale in iridologia viene interpretata come una anomalia di funzionamento del sistema digestivo nel suo complesso. La tonalità della colorazione è anche significativa del tipo di alterazione o impregnazione tossinica dalla quale dipende.

    Ad esempio il colore chiaro, tendenzialmente biancastro, è indice di infiammazione, cioè processi acuti. Il colore scuro che tende a volte al nerastro è indice invece di processi cronico/ degenerativo. Il giallo rimanda alle funzioni renali, mentre le eterocromie di colore arancio hanno una dipendenza pancreatica (esocrina), indicando in particolare una disfunzione degli enzimi digestivi (lipasi/amilasi). In questi casi va curata con attenzione l’alimentazione ( vedi Iridologia e alimentazione )

    Secondo Sigfrid Rizzi la colorazione della Corona (Eterocromia centrale): “…ricca e complessa, ci conduce ad una profonda conoscenza del processo fermentativo e delle funzioni digerenti.”
    Sempre secondo Rizzi, le diverse colorazioni riscontrate ci possono rappresentare determinate tendenze morbose. In ogni caso l’intensa pigmentazione marrone scuro in corrispondenza della zona della Corona, lascia pensare ad un coinvolgimento aspecifico del tratto gastrointestinale. Possono presentarsi dispepsia, pirosi gastrica, meteorismo ed alvo irregolare. Secondo Padre E. Ratti nell’anamnesi familiare spesso si riscontrano cancri all’app. digerente, soprattutto allo stomaco. Secondo E. Di Spazio quando l’Eterocromia centrale è accompagnata da completa atrofia dell’ O.P.I. e indicativa di spiccata tendenza a manifestazioni paradontistiche.

    Eterocromia Anulare nell'Iride

    Eterocromia Anulare

    eterocromia anulare

    Eterocromia Anulare
    Le Eterocromie che interessano in modo circolare ampie zone dell’iride, rimandano ad una possibile alterazione funzionale di ampie zone della fisiologia o addirittura di interi sistemi come nel caso dell’Eterocromie centrale ed Anulare. Infatti quest’ultimo tipo di Eterocromia, insiste nella zona iridea relativa all’anello endocrino/grande circolo. La sua presenza sottolinea un coinvolgimento dell’intero sistema circolatorio e/o ghiandolare, più precisamente nella formula sanguigna.

    L’Eterocromia anulare si estende sul lato esterno del Collaretto con diversa larghezza e spessore. Si possono osservare colorazioni con sfumature dal marrone al rosso al giallo. Secondo Padre E. Ratti i toni rossi indicherebbero disturbi ereditari a carico del metabolismo Renale con possibili Nefrolitiasi. I toni gialli segnalerebbero ancora Nefropatie ma legate ad Epatopatie. L’Eterocromia anulare presente sul bordo esterno della corona indica disturbi, anche non clinicamente manifesti, presenti nel Sistema Vascolare e nel Sangue.

    Un altro esempio di Eterocromia anulare è il cosiddetto Scurf Rim. Il nome Scurf Rim è stato coniato dai primi iridologi in relazione all’anello scuro visibile nella periferia esterna dell’Iride. Questa particolare manifestazione sembra intensificarsi dopo la precoce soppressione di crosta di latte, forfora, eruzioni sicotiche e altre eruzioni eczematose sulla pelle di neonati e bambini. Il bordo esterno dell’Iride, al confine tra Iride e Sclera, è la zona riflessa dell’intera superficie cutanea, la pelle. Quando la pelle è debole, snervata, atonica o in condizioni anemiche e atrofiche, appare nel bordo dell’iride l’anello scuro.

    Secondo gli studi del Dott. Padre E. Ratti la zona della pelle appare scura in concomitanza di malattie cutanee di tipo secco, mentre la zona stessa apparirà più chiara del normale in concomitanza con malattie cutanee di tipo umido. Più info in questo articolo sugli anelli dell’Iride.

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