In questo articolo forniremo materiale fotografico per esercitarsi a leggere i segni dell’iride. A tal proposito abbiamo raccolto numerose macro-fotografie con diversi tipi di iride e tanti tanti segni iridologici. Segui il link “IRIDI ESERCITAZIONE” all’interno della pagina e potrai accedere ad una galleria di foto professionali per seguire il tuo tirocinio in iridologia.
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Sommario dei contenuti
Leggere i segni dell’iride:
Esercitazioni con Foto
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La foto in alto appartiene a Suren Manvelyan. Le “iridi esercitazione” anonime che invece vi sottopongo sono state acquisite con lo strumento per iridologia IRIDIGIT. Le foto sulle quali leggere i segni dell’iride appartengono a soggetti che si sono sottoposti a visita iridologica. Mantenendo l’anonimato esse rappresentano un valido strumento di esercitazione, che noi utilizziamo alla scuola di Iridologia Familiare. Chi si interessa di Naturopatia spesso si domanda: Come si legge l iride?
Ogni persona ha uno schema nell’iride
Con le nostre iridi esercitazione potrete leggere i segni dell’iride, raffinare l’osservazione e migliorare l’attentiva alla ricerca dei segni iridologici. Potrete inoltre esercitare la vostra acutezza visiva e la vostra attitudine nello scoprire i particolari più importanti che si nascondono nelle iridi per esercitazione fotografate. Tutti noterete anche come sia affascinante osservare da vicino la struttura dell’iride. Osservando i segni dell’iride in un soggetto, abbiamo l’opportunità di vedere un microcosmo estremamente variegato che ad ogni nascita genera un nuovo schema. Si dice che non vi siano 2 iridi uguali sulla faccia della terra.
Ogni persona è diversa dall’altra e seppur con le numerose similitudini che ci fanno appartenere al genere umano, questo ci permette di apprezzare l’Animo di ognuno. A volte dall’indagine iridologica si scoprono delle bellezze stupefacenti, che di solito restano in profondità. Leggere i segni dell’iride, svelare il loro significato, rappresenta un tesoro tutto da scoprire.
La trama dell’iride
Inoltre, leggere i segni dell’iride, permette di notare come alcune delle iridi abbiano ampie aree di trama è diradata a differenza di altre iridi dove la trama dell’iride si presenta fitta e compatta. Questo è un altro suggerimento per leggere i segni dell’iride: osservare la trama. Potrete infine notare come il linguaggio espressivo di alcuni soggetti generi delle macchie di colore nelle loro iridi a differenza di altri soggetti che invece non hanno colorazioni aggiuntive a quella di base. Questo è dovuto alle eredità genetiche ed al tipo di linguaggio espressivo insito nel Dna di ognuno.
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Le costituzioni iridologiche sono il primo passo
Leggere i segni dell’iride permette di osservare la combinazione di numerose differenze. I segni che potrete apprezzare nelle iridi esercitazione, rappresentano il riflesso del tipo di risposta che il soggetto esercita quando risponde agli stimoli esterni. Geneticamente si può nascere con gli occhi chiari della costituzione Linfatica (dal celeste all’azzurro e al grigio), oppure con gli occhi scuri della costituzione Ematogena (dal marrone chiaro al marrone molto scuro) o ancora con una colorazione mediana tra i due denominata costituzione Mista. Quando iniziamo a leggere i segni dell’iride, la prima cosa da guardare è la costituzione iridologica di base. In iridologia la costituzione ha un certo significato circa le predisposizioni ad eventuali future modalità di ammalarsi.
Ad esempio le persone con gli occhi chiari della costituzione linfatica hanno una tendenzialità a sviluppare disturbi a carico delle mucose e della pelle oltre che delle articolazioni; tendenzialmente i loro disturbi sono di natura allergica. Ovviamente su questa base genetica andranno sommate tutte le informazioni derivanti dagli altri segni iridologici.
Il significato delle iridi scure, dette iridi Ematogene, è da ricercare nella predisposizione a disturbi a carico del sangue e del metabolismo, con difficolta di assimilazione dei minerali. Le persone con le iridi miste invece tendono nella loro vita a sviluppare dei disturbi a carico dell’asse fegato-pancreas. Sono ovviamente delle predisposizioni costituzionali, ovvero statisticamente un certo gruppo si comporta in un certo modo. Ogni soggetto, pur appartenendo ad una costituzione, può tranquillamente sviluppare disturbi in qualsiasi distretto del corpo. Pertanto come già detto oltre la colorazione di base, vanno anche considerati tutti gli altri segni dell’iride. Quindi dovremmo imparare a leggere i segni dell’iride complessivamente, partendo dalla costituzione iridologica di base.
Se non avete dimestichezza con i fenomeni che si manifestano sull’iride, prima di leggere i segni dell’iride, vi consigliamo di consultare la semeiotica iridologica. Si tratta di un elenco di segni con il relativo significato, consultando il quale potrete apprendere quali sono le segnature da osservare.
Nel contenuto gratuito scaricabile iridologia alla portata di tutti potrete approfondire tali informazioni ed imparare a leggere i segni dell’iride. Buona visione a tutti con le Iridi esercitazione.
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Differenza fra lesioni pigmentate e macchie iridologiche
Quando ci accingiamo a leggere i segni dell’iride dovremmo essere consapevoli di poter incontrare macchie dall’aspetto strano e poco consueto. Alcune di queste macchie, che raramente si presentano, hanno bisogno di essere indagate con attenzione e meritano un approfondimento clinico. Stiamo parlando di macchie scure che non rappresentano più il riflesso di ciò che accade nell’organismo, ma che sono invece vere e proprie lesioni all’iride o agli occhi. Per leggere i segni dell’iride, anche quando non sono iridologici, riportiamo pressochè integralmente un articolo che ci aiuta a comprendere se siamo davanti ad una lesione dell’iride.
Di seguito la traduzione e l’adattamento dell’articolo comparso su American Academy of Ophthalmology
Cosa fare quando un paziente entra con una lesione pigmentata sull’iride? La prima cosa che probabilmente ti passa per la mente quando inizi a leggere i segni dell’iride è:
“Cosa sto guardando esattamente e quale rischio comporta?”
Leggere i segni dell’iride come le lesioni
Fra quelle che sono lesioni dell’iride, le crescite melanocitiche rappresentano il 70%. I sei tipi più comuni che gli oftalmologi esperti potrebbero vedere nei loro studi in un dato giorno, secondo la dottoressa Carol L. Shields, sono le seguenti:
– lentiggine
– nevo
– noduli di Lisch
– melanocitoma
– melanocitosi
– melanoma.
“Gli ultimi tre sono quelli di cui preoccuparsi”, ha detto la dottoressa Shields, al Wills Eye Hospital di Filadelfia.
Lentiggine dell’iride
Le lentiggini dell’iride tendono a poggiare sulla superficie dell’iride come una frittella piatta e sono tipicamente multifocali, bilaterali e colpiscono principalmente le iridi blu e verdi. Quando ci accingiamo a leggere i segni dell’iride incontriamo spesso questo tipo di macchie. “Non sono masse reali, ma solo un aumento dei pigmenti di melanina associato all’esposizione ai raggi UV, quindi sembrano molto diversi dai tumori benigni o maligni dell’iride”, ha affermato Alison H. Skalet, MD, PhD, presso il Casey Eye Institute di Portland, Oregon.
Le lentiggini dell’iride non sono in genere un precursore del melanoma dell’iride e i pazienti con le lentiggini non necessitano di ulteriore follow-up da un punto di vista oftalmico, secondo il dottor Skalet. Ma un recente studio australiano ha dimostrato che avere tre o più lentiggini sull’iride è associato ad un aumento del rischio di melanoma cutaneo. “Non mi preoccupo di questi pazienti in termini di rischio di melanoma dell’iride, ma li invio a un dermatologo”, ha affermato il dottor Skalet.
Nodulo di Lisch
Questa è una condizione ereditaria che tende a manifestarsi entro i 5 anni. Può essere un marcatore della neurofibromatosi di tipo 1 (NF1). I noduli di Lisch sono tipicamente di colore marrone chiaro (anche su un’iride marrone), bilaterali, multifocali e di circa 1 mm di diametro con minuscoli semi attorno. “Vuoi controllare la pelle del paziente per le caratteristiche della neurofibromatosi e chiedere informazioni sulla neurofibromatosi in famiglia”, ha detto la dottoressa Shields. I noduli di Lisch possono essere associati alle lentiggini coroidali. Non si trasformano in melanoma. Leggere i segni nell’iride come i noduli di Lisch è molto raro.
Nevo dell’iride
Il cugino più paffuto della lentiggine dell’iride, un nevo dell’iride che può apparire come una macchia pigmentata o non pigmentata. Penetrano nello stroma dell’iride, spesso distorcendone l’architettura, e possono essere associati a corectopia (trazione della pupilla, alterazione della sua forma) o ectropion dell’iride. Secondo il Dr. Skalet: Se vedi corectopia o ectropion dell’iride, deve essere un nevo o qualcosa di peggio.
Una meta-analisi del 2009 ha rilevato che il nevo dell’iride ha un indice di rischio di 1,53 per l’associazione con il melanoma uveale. “È un indicatore che ci dice che dovremmo dilatare questi pazienti almeno una volta all’anno per verificare la presenza di melanoma nella parte posteriore dell’occhio“, ha affermato Timothy S. Fuller, MD, presso Texas Retina Associates a Dallas. Leggere i segni dell’iride come nevi ed ectropium è una condizione che si presenta con una certa frequenza.
Melanocitoma dell’iride
Un sottotipo “più grande e più cattivo” di nevi dell’iride è il melanocitoma, ha affermato la dottoressa Shields. Tende ad avere un aspetto marrone scuro, omogeneo, con una superficie granulare e spesso un po’ di semi attorno ad essa. Può essere molto esteso, soprattutto nei bambini ( Fig. 4A, B ) ed è associato a glaucoma secondario (11% a cinque anni). “Il melanocitoma comporta solo un piccolo rischio di trasformazione in melanoma, ma viene spesso confuso con il melanoma“, ha affermato.
Melanocitosi dell’iride
Quando un paziente entra con un’iride verde e una marrone, o una marrone chiaro e una marrone scuro, l’iride più scura potrebbe avere melanocitosi. Leggere i segni dell’iride con questa rara Eterocromia è anche qui abbastanza raro.
La melanocitosi è una condizione congenita in cui l’uvea diventa eccessiva pigmentazione, mettendo l’occhio a rischio di melanoma, ha detto la dottoressa Shields. La melanocitosi può essere completa ( Fig. 5A ) o settoriale ( Fig. 5B ) ed è caratterizzata da mammillazioni, che appaiono come minuscoli micronoduli all’interno dell’area pigmentata. La pigmentazione sclerale e uveale sono segni distintivi e talvolta è presente una pigmentazione della pelle intorno all’occhio. “Assicurati di sollevare le palpebre e controllare se il paziente ha pigmentazione sclerale; questo inchioderà la diagnosi”, ha detto la dottoressa Shields.
Secondo la dottoressa Shields, la melanocitosi comporta un rischio di melanoma di 1 su 400 tra i caucasici. Il melanoma può svilupparsi nell’uvea, nell’orbita o nelle meningi, quindi i pazienti devono essere monitorati in tutti questi siti. “Il modo migliore è sottoporsi a una risonanza magnetica (MRI) della testa e dell’orbita, ma nessuno ha stabilito linee guida sulla frequenza con cui farlo. Nel nostro studio eseguiamo una risonanza magnetica ogni tre-cinque anni”, ha affermato la dottoressa Shields.
Melanoma dell’iride
Per prevedere la crescita del nevo dell’iride in melanoma, il dottor Fuller si affida alla guida ABCDEF. “Consiglio vivamente di affiggere la guida nelle vostre aule d’esame come riferimento. Se il tuo paziente soddisfa anche solo uno di questi criteri, il tuo indice di sospetto per il melanoma dovrebbe aumentare”, ha affermato il dottor Fuller. I tre predittori più forti sono la configurazione diffusa seguita dall’ora dell’orologio inferiore e dal sangue nella camera anteriore.
Caratteristiche cliniche. I melanomi dell’iride sono in genere più grandi e più vascolarizzati dei nevi. A seconda della localizzazione, secondo il Dr. Skalet, possono essere associati all’ectropion uveae o alla cataratta settoriale. Quando vede la semina sulla superficie dello stroma dell’iride o all’interno dell’angolo (soprattutto se associata ad un aumento della pressione intraoculare), un’estensione extrasclerale o una crescita progressiva, si preoccupa della diffusione del melanoma.
“Oltre al modello di crescita nodulare, gli oftalmologi devono essere consapevoli che esistono melanomi dell’iride sottili e diffusi e comportano il rischio di diffusione al di fuori dell’occhio. Questi tumori sono spesso associati a un’elevata pressione intraoculare”, ha affermato il dottor Skalet.
Fare una biopsia o no? Il melanoma viene talvolta confermato con una biopsia con ago sottile, ma la maggior parte dei melanomi oculari viene diagnosticata clinicamente; non è standard eseguire un’agobiopsia per la diagnosi del melanoma dell’iride, ha affermato il dottor Skalet.
Le biopsie possono essere complicate e comportano il rischio di sanguinamento e potenzialmente di seminare il tumore. “Anche quando la biopsia viene eseguita da un oncologo oculare esperto che visita questi casi regolarmente, non è insolito ottenere un risultato non diagnostico perché le lesioni tendono ad essere piuttosto piccole”, ha spiegato il dottor Fuller.
Detto questo, nei casi in cui è difficile fare una diagnosi clinica, una biopsia può essere utile per due motivi. Innanzitutto, la citologia indica se il tumore è un nevo o un melanoma. In secondo luogo, i test prognostici molecolari, quando si tratta di un melanoma, aiutano a prevedere quanto potrebbero essere aggressive le cellule del tumore. “Il test del profilo di espressione genetica è stato sviluppato per i tumori nella parte posteriore dell’occhio, quindi lo stiamo estrapolando quando lo useremo per i tumori dell’iride”, ha affermato il dottor Skalet, “ma è in corso uno studio che include i melanomi dell’iride, e i ricercatori stanno esaminando i risultati per i pazienti in base al risultato del profilo di espressione genica”.
Missione fondamentale: ottenere immagini di riferimento
“Quando un oftalmologo vede un paziente con una lesione pigmentata dell’iride, non posso sottolineare abbastanza quanto sia importante ottenere una buona foto da utilizzare come riferimento”, ha affermato il dottor Fuller. Recentemente ha avuto una paziente sulla sessantina con una lesione pigmentata dell’iride molto ampia. Quando fu esaminata alla lampada a fessura, era sicuro che avesse un melanoma che necessitava di cure. Ma, per fortuna, il paziente aveva una diapositiva degli anni ’70, quando la macchia fu vista per la prima volta da un diligente oftalmologo che la documentò, e non era affatto cresciuta. Sulla base di ciò, avrebbe potuto risparmiare il paziente dalle radiazioni, monitorando invece attentamente la lesione.
“Scattare fotografie e ottenere immagini è fondamentale. Le note non sono affidabili quanto un’immagine. Hai bisogno di prove concrete di come appariva la lesione al punto A in modo da poter fare riferimento ad essa al punto B se temi che sia cresciuta”, ha affermato il dottor Skalet. Poter leggere i segni dell’iride nel tempo è fondamentale per una corretta interpretazione.
L’imaging inizia con le misurazioni con lampada a fessura. Se si nota una qualsiasi dimensione o profondità della lesione, è consigliabile eseguire la biomicroscopia a ultrasuoni per misurare con precisione la dimensione della lesione, verificare il coinvolgimento del corpo ciliare e cercare movimenti vascolari spontanei, che suggerirebbero il melanoma, oltre a fare gonioscopia per verificare la presenza di eventuali pigmenti nell’angolo, che suggeriscono ulteriormente il melanoma, ha affermato il dottor Skalet.
Tutto quanto affermato nell’articolo sulla documentazione con immagini è di fondamentale importanza sempre ed in ogni caso quando ci accingiamo a leggere i segni dell’iride. La possibilità di osservare nel tempo lo sviluppo di un segno piuttosto che rilevarlo stabile nella sua forma, fornisce informazioni molto preziose per la salute.
Programma di monitoraggio
Il monitoraggio dipende da quanto tempo è presente una lesione. Se la macchia di un paziente non è mai stata vista prima e presenta uno o più fattori di rischio, il dottor Fuller riporta il paziente in circa due o tre mesi. Se a quel punto non c’è crescita, estenderà il periodo a quattro-sei mesi, poi eventualmente a un anno, che è il periodo più lungo che consiglierebbe per il follow-up. Se il paziente arriva con una foto di un paio di anni fa e non c’è crescita, allora il dottor Fuller è a suo agio iniziandolo con un follow-up da sei a nove mesi e successivamente estendendolo a un anno.
In conclusione quando preoccuparsi?
Una lesione dell’iride può essere melanoma se…
– ci sono prove di crescita
– il tumore ha vasi intrinseci
– c’è semina sull’iride o nell’angolo
– il tumore è più di 3 ore di orologio
– il tumore sta invadendo il corpo ciliare
– c’è una pressione intraoculare elevata o una semina nell’angolo
FONTE: American Academy of Ophthalmology