endometriosi e metodi naturali

In questo articolo ci occuperemo di Endometriosi e metodi naturali per la sua gestione. L’endometriosi si verifica quando un tessuto simile a quello presente nell’endometrio, il rivestimento dell’utero, cresce all’esterno dell’utero. Tra gli altri sintomi, può causare dolore pelvico cronico, mestruazioni dolorose, dolore durante o dopo i rapporti sessuali e infertilità.

Quando si tratta di endometriosi e metodi naturali per la sua gestione è importante ridurre l’infiammazione, migliorare la funzione immunitaria e modulare i livelli ormonali. Alcune linee guida dietetiche e di stile di vita possono aiutare nella gestione dell’endometriosi.

Punti chiave secondo OMS

L’endometriosi colpisce circa il 10% (190 milioni) delle donne e delle ragazze in età riproduttiva in tutto il mondo.

– Si tratta di una malattia cronica associata a forti dolori invalidanti durante il ciclo mestruale, i rapporti sessuali, l’evacuazione intestinale e/o la minzione, dolore pelvico cronico, gonfiore addominale, nausea, stanchezza e talvolta depressione, ansia e infertilità.

– Attualmente non esiste una cura nota per l’endometriosi e il trattamento è solitamente mirato al controllo dei sintomi.

– L’accesso alla diagnosi precoce e al trattamento efficace dell’endometriosi è importante, ma è limitato in molti contesti, compresi i paesi a basso e medio reddito.


Endometriosi: cause, sintomi e fattori di rischio

Panoramica

L’endometriosi è una condizione in cui un tessuto simile all’endometrio (rivestimento dell’utero) cresce all’esterno dell’utero. In caso di endometriosi questo tessuto prolifera soprattutto nella regione pelvica e nelle immediate vicinanze. Il tessuto endometriosico può colonizzare le ovaie, le tube di Falloppio, l’intestino e la vescica. In casi rari è stato rinvenuto in altri siti come i polmoni. In genere, l’endometriosi è associata a un eccesso di estrogeni in quanto stimola la crescita di tessuto endometriale ectopico.

endometriosi e metodi naturali

Quali sono le cause dell’endometriosi?

L’eziologia esatta per l’endometriosi è ancora sconosciuta, tuttavia si pensa che molti fattori diversi contribuiscano al suo sviluppo. Infatti prove sempre più numerose suggeriscono che l’endometriosi sia causata da una combinazione di fattori ormonali, epigenetici, infiammatori e immunologici (anche autoimmuni). In questo panorama di endometriosi e metodi naturali per il trattamneto si possono rinvenire soluzioni per la salute. Di seguito elenchiamo alcune delle cause ipotizzate per l’endometriosi:

Mestruazione retrograda: questa teoria suggerisce che l’endometriosi si verifica quando il sangue mestruale contenente cellule endometriali rifluisce attraverso le tube di Falloppio e nella cavità pelvica nel momento in cui durante il ciclo esce dal corpo attraverso la cervice e la vagina. La mestruazione retrograda può causare il deposito di cellule simili all’endometrio all’esterno dell’utero, dove possono impiantarsi e crescere.

Metaplasia: questa teoria ipotizza che l’endometriosi abbia origine dalla differenziazione anomala (cellule endometriali) di cellule extrauterine specializzate (metaplasia), presenti nel rivestimento mesoteliale del peritoneo viscerale e addominale.

Disfunzione ormonale: la presenza di dominanza estrogenica non è sempre associata ad endometriosi. Tuttavia nei casi di endometriosi la dominanza estrogenica è sempre presente.
Come spiegato qui, l’incapacità del progesterone di avere un’azione antagonista con l’estrogeno nel tessuto endometriale è un fattore determinante per l’instaurarsi dell’endometriosi. Pertanto si pensa che la crescita delle lesioni endometriosiche sia stimolata e sostenuta dall’eccesso di estrogeni, anche perchè l’endometriosi è una malattia che di solito non si riscontra nelle donne in postmenopausa.

Tossine ambientali: studi indicano che l’esposizione alla formaldeide durante lo sviluppo fetale, alle muffe e alla diossina (xenoestrogeni) aumenta l’incidenza dell’endometriosi a causa della loro capacità di imitare l’estrogeno naturale del corpo tramite l’interazione con i recettori.

Disregolazione immunitaria: sebbene l’endometriosi non sia classificata tra le malattie autoimmuni più diffuse, la ricerca suggerisce che nelle donne con endometriosi vi sia un rischio aumentato di malattia autoimmune. Si è riscontrato infatti che le pazienti con endometriosi hanno un’azione aumentata di macrofagi, prostaglandine, linfociti e citochine e una diminuzione dell’immunità cellulare e delle cellule natural killer, indicando ulteriormente il coinvolgimento del sistema immunitario. Come vedremo nella discussione relativa ad endometriosi e metodi naturali, il sistema immunitario va tenuto in gran conto in special modo l’infiammazione.

A tal proposito in questa ricerca leggiamo quanto segue: In conclusione, i nostri risultati mostrano che le donne con endometriosi hanno un rischio modestamente aumentato (30-40%) di condizioni sia autoimmuni che autoinfiammatorie e che la comorbilità con osteoartrite, artrite reumatoide e, in misura più limitata, sclerosi multipla è biologicamente sostenuta. In termini di rilevanza clinica, suggeriamo di sensibilizzare i medici curanti su questo rischio aumentato di comorbilità, al fine di individuare i primi sintomi di condizioni immunologiche tra le donne con endometriosi e viceversa.

Disbiosi: Negli ultimi decenni i collegamenti studiati fra disbiosi e malattia hanno messo in luce il ruolo del microbiota nella salute. Dovendoci occupare di endometriosi e metodi naturali ci siamo chiesti se il microbiota avesse un ruolo. La ricerca ha dimostrato che le donne con endometriosi hanno maggiori probabilità di avere un microbioma sbilanciato e di avere quantità maggiori di batteri patogeni o “cattivi” come l’Escherichia coli.

Una sovrabbondanza di batteri cattivi può portare a un intestino permeabile che può consentire il passaggio di contenuti dall’intestino come cibo e tossine batteriche nella regione pelvica. In questo studio dal titolo ” Permeabilità intestinale ed endometriosi: uno studio pilota “ hanno osservato che in totale, il 45% delle pazienti con dolore pelvico e endometriosi presentava una permeabilità intestinale compromessa, dimostrando un’associazione significativa.




Quali sono i sintomi dell’endometriosi?

I sintomi più comuni dell’endometriosi sono i seguenti:

– Dolore pelvico cronico
– Aumento del dolore mestruale e sanguinamento abbondante
– Dolore durante i rapporti sessuali
– Fertilità compromessa.

L’endometriosi può anche presentarsi in concomitanza di sintomi digestivi come gonfiore, dolore addominale e stitichezza/diarrea. L’associazione tra endometriosi e problemi digestivi è così forte che alcuni ricercatori hanno suggerito che tutte le donne che hanno la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) dovrebbero sottoporsi a screening per l’endometriosi.

Gli studi hanno anche dimostrato che le donne con endometriosi hanno maggiori probabilità di soffrire di condizioni intestinali come IBS, malattia infiammatoria intestinale e celiachia. Oltre ai sintomi fisici, il dolore e l’infertilità dell’endometriosi sono anche collegati alla depressione clinica.

Quali sono i principali fattori di rischio?

Diversi fattori predisponenti sono stati collegati al rischio di sviluppare endometriosi. Ad esempio l’età precoce al menarca (età inferiore a 11 anni), la durata più breve dei periodi mestruali (meno di 27 giorni), il sanguinamento mestruale abbondante (menorragia) e la nulliparità aumentano il rischio di endometriosi, indicando e accertando l’ipotesi che l’endometriosi sia strettamente collegata allo stato ormonale di una donna (alti livelli di estrogeni e bassi livelli di progesterone).
Quali sono i principali fattori di rischio per lo sviluppo dell’endometriosi?

I principali fattori di rischio per l’endometriosi analizzati sono:
– Familiarità/Erediarietà di endometriosi
– Donne con cicli mestruali più brevi e durata del flusso sanguigno più lunga
– Mancanza di esercizio fin dalla tenera età
– Una dieta ricca di grassi
– Utilizzo di dispositivi intrauterini
– Squilibrio ormonale
Obesità e resistenza all’insulina contribuiscono al carico infiammatorio
– Uso eccessivo di tamponi

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Endometriosi e metodi naturali

Poichè ogni donna sperimenta la condizione in modo diverso, è importante che il trattamento sia personalizzato. Tuttavia ed in ogni caso, quando si tratta di endometriosi e metodi naturali, l’approccio naturopatico prevede 3 importanti pilastri:
1 – Ridurre l’infiammazione con rimedi naturali antinfiammatori
2 – Migliorare la funzione immunitaria
3 – Modulare i livelli ormonali (estrogeni)

Rimedi naturali per endometriosi

Approccio naturopatico all’endometriosi

Analizzando con cura endometriosi e metodi naturali, il primo passo più importante è adottare una dieta antinfiammatoria e povera di tossine. E’ importante controllare l’ambiente, in particolare il cibo, per individuare le comuni esposizioni a tossine ambientali, soprattutto quelle provenienti da cibo e imballaggi alimentari, che aumentano il carico di estrogeni (questi sono chiamati xenoestrogeni).

Gli xenoestrogeni possono imitare gli ormoni endogeni, antagonizzare la loro interazione con i recettori degli estrogeni o interrompere la sintesi, il metabolismo e le funzioni degli ormoni femminili endogeni, interferendo profondamente con i processi endocrini. Gli xenoestrogeni sono collettivamente chiamati disruptori endocrini.

Esistono molte fonti di xenoestrogeni, come metalli pesanti (cobalto, rame, nichel, cromo e piombo), apparecchi dentali (alchil-fenoli), contenitori di plastica, pellicola trasparente o contenitori per il sangue (PVC e ftalati), cosmetici (parabeni e ftalati) e pesticidi (ad esempio, DDT ed endosulfan).

Una dieta antinfiammatoria prevede fino a mezzo chilo di verdure fresche combinate, in particolare verdure a foglia verde (cavolo riccio, cavolo cappuccio, broccoli, cavoletti di Bruxelles) e frutta fresca (in particolare bacche) ogni giorno.

endometriosi e metodi naturali

Per una dieta antinfiammatoria efficace i tre principali fattori scatenanti da eliminare sono i latticini, i prodotti contenenti glutine, tutto il mais e la maggior parte dello zucchero. Anche la carne rossa è pro-infiammatoria, quindi se soffri di endometriosi, è preferibile una dieta a base vegetale senza carne rossa e piccole quantità di pollame e pesce. Tutta la carne dovrebbe essere biologica per evitare sostanze chimiche utilizzate nella produzione di carne che potrebbero aggravare il problema dell’endometriosi.

Mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue è importante anche per tenere sotto controllo l’infiammazione ed evitare di abbuffarsi di zuccheri e prodotti da forno infiammatori. Inoltre essere sovrappeso aumenta la probabilità di essere dominanti in termini di estrogeni.

Il tessuto adiposo secerne estrogeni, il che significa che avere un livello elevato di grasso corporeo può influire sui livelli di estrogeni e portare a livelli elevati di estrogeni. La dieta antinfiammatoria è un ottimo modo per perdere peso con poca fatica!

Di seguito riepiloghiamo alcune linee guida dietetiche e di stile di vita che possono essere d’aiuto nella gestione dell’endometriosi:

Eliminare tutti gli allergeni alimentari noti, tra cui latticini, grano, agrumi, mais, soia e pesce. È stato dimostrato che una dieta senza glutine migliora i sintomi nel 75% dei pazienti. Il glutine stimola il rilascio di citochine infiammatorie, aumentando l’infiammazione nel corpo.

Ridurre al minimo l’assunzione di latticini A1: la caseina A1 dei latticini è anche associata a una risposta infiammatoria poiché stimola il rilascio di istamina e citochine infiammatorie. Invece, il latte con proteine beta caseina A2 proviene da vacche che, per la loro genetica, producono solo questo tipo di proteine. Diversi studi hanno dimostrato che la beta caseina A2 conferisce una migliore digeribilità al latte e ai prodotti lattiero-caseari che la contengono.

Porre attenzione alle ammine alimentari: le ammine alimentari sono state implicate nell’endometriosi a causa del loro effetto additivo sul carico di istamina implicato dagli impatti degli estrogeni sulla degradazione dell’istamina. I pazienti che presentano emicranie e mal di testa con endometriosi possono provare sollievo riducendo o eliminando le ammine alimentari presenti nell’alcol, nei cibi in salamoia o in scatola, nei formaggi stagionati, nei prodotti a base di carne affumicata, nei crostacei, nell’aceto e nei pasti pronti.

Ridurre l’assunzione di carne rossa: una recente ricerca dell’American Journal of Obstetrics and Gynaecology dimostra che il consumo di prodotti animali ha il potenziale di influenzare il rischio di endometriosi. Lo studio ha scoperto che le donne che consumavano 2 o più porzioni di carne rossa al giorno avevano un rischio di endometriosi del 56% più alto rispetto a quelle che consumavano 1 o meno porzioni alla settimana

Evitare gli estrogeni esogeni presenti nel pollame alimentato con estrogeni e nella frutta e verdura trattata con pesticidi. Meglio cibarsi di pollame e prodotti biologici ed evitare l’esposizione alla plastica.

Aumentare l’assunzione di cereali integrali, verdure fresche, acidi grassi essenziali e proteine ​​vegetali.

Favorire la disintossicazione ottimale degli estrogeni attraverso il consumo di verdure brassicacee come broccoli, cavoli e cavolfiori. Includere anche quantità generose di altri alimenti che supportano il fegato come barbabietole, carote, cipolle, aglio, verdure a foglia verde scuro, carciofi, mele e limoni.

Esercizio regolare: la ricerca ha dimostrato che l’esercizio regolare riduce l’infiammazione e aiuta a bilanciare i livelli ormonali nelle donne con endometriosi. Le donne che si esercitano 4 ore o più a settimana riducono il rischio di endometriosi del 65%.

rimedi naturali per endometriosi

Rimedi naturali contro l’endometriosi

In caso di endometriosi e metodi naturali per la sua gestione, anche la fitoterapia e gli integratori alimentari possono essere di grande aiuto, perchè sono utili a controllare il dolore, a modulare il sistema immunitario, a bilanciare gli ormoni, a migliorare l’ansia, a ottenere energia e molto altro.

Negli ultimi anni, il trattamento medico complementare e alternativo per l’endometriosi è diventato popolare in virtù delle poche reazioni avverse segnalate. La medicina complementare e alternativa differisce dalla medicina tradizionale ed è ampiamente accettata. A tal proposito in questa analisi affermano quanto segue:

Sulla base dei risultati di studi in vitro, su animali e sull’uomo, si potrebbe affermare con sicurezza che gli integratori alimentari possono essere utilizzati come trattamento complementare per l’endometriosi.”

Ecco perchè pensieri e questioni di endometriosi e metodi naturali per la sua gestione, possono avere delle risposte consultando un naturopata.

La comprensione delle cause multiformi dell’endometriosi fornisce il modello per il trattamento di problemi sia acuti che a lungo termine.
I protocolli personalizzati iniziano con la stimolazione della capacità innata del corpo di guarire ripristinando una sana risposta infiammatoria, bilanciando gli ormoni e aiutando la capacità del fegato di scomporre le tossine ambientali e gli estrogeni.

Riduzione dell’infiammazione

L’infiammazione è una delle principali cause dell’endometriosi. Il Nurses’ Health Study II ha scoperto che le donne che consumavano più grassi trans (oli vegetali idrogenati usati negli alimenti trasformati) avevano il 48% in più di probabilità di ricevere una diagnosi di endometriosi.

Dalla ricerca intitolata ” Il ruolo dei grassi alimentari nello sviluppo e nel trattamento dell’endometriosi “ apprendiamo: I grassi monoinsaturi, gli acidi grassi polinsaturi omega-3 e un rapporto adeguato tra acido eicosapentaenoico e acido arachidonico possono essere utilizzati nella terapia dietetica per migliorare la qualità della vita riducendo il dolore e l’infiammazione.

Vitamina D

La vitamina D può svolgere un ruolo nella prevenzione e nel trattamento dell’endometriosi. Una meta-analisi del 2020 ha rilevato che bassi livelli di vitamina D erano associati a un aumento del rischio di diagnosi di endometriosi e a una maggiore gravità dei sintomi.
La vitamina D aumenta le citochine antinfiammatorie (fattore di crescita trasformante (TGF- β ), interleuchina (IL)-4) e diminuisce le citochine proinfiammatorie (fattore di necrosi tumorale (TNF)-α , IL-2, IL-6), suggerendo che la vitamina D può aiutare a migliorare le malattie infiammatorie croniche e autoimmuni (FONTE: NCBI)

Curcumina

La curcumina è il principale polifenolo isolato dalla curcuma. Le proprietà antinfiammatorie, antimetastatiche, antiossidanti, cicatrizzanti, ipoglicemiche, antiangiogeniche, antimicrobiche, antitumorali, antimutagene e regolatrici ormonali della curcumina sono state segnalate da numerosi studi in vitro e in vivo.

La curcumina sembra migliorare la follicologenesi nell’endometriosi, come riportato da uno studio in vitro. Inoltre, la curcumina porta a una ridotta produzione di estrogeni, inibendo così lo sviluppo dell’endometriosi. Il trattamento con curcumina riduce l’infiammazione diminuendo l’espressione di citochine pro-infiammatorie, inibisce inoltre l’invasione, l’attaccamento e l’angiogenesi delle lesioni endometriali. (FONTE: NCBI)

Quercetina

L’endometriosi è una malattia multifattoriale e considerando che il numero dei Mastociti è chiaramente aumentato nelle lesioni endometriosiche sia negli animali che negli esseri umani, l’uso di stabilizzatori e inibitori delle mast cells potrebbe rivelarsi efficace per trattare l’endometriosi e il dolore ad essa associato. (FONTE: NCBI)

Nei casi di endometriosi, è stata osservata un’infiltrazione diffusa di numerosi mastociti in tutte le lesioni stromali. (FONTE: ONLINELIBRARY)

Le conclusioni di questa ricerca sono interessanti: La presenza di un aumento di mastociti attivati ​​e degranulanti nell’endometriosi profondamente infiltrante, che rappresenta la lesione più dolorosa, e la stretta relazione istologica tra mastociti e nervi, suggeriscono fortemente che i mastociti potrebbero contribuire allo sviluppo del dolore e dell’iperalgesia nell’endometriosi, probabilmente attraverso un effetto diretto sulle strutture nervose.

La quercetina esercita anche le sue proprietà antinfiammatorie inibendo la degranulazione dei mastociti e quindi tutti i composti pro-infiammatori contenuti nei granuli, incluso il fattore di necrosi tumorale (TNF). Quindi, la quercetina può avere un potenziale ruolo come terapia naturale per migliorare e trattare l’endometriosi (FONTE: NCBI)

Gli ANTIOSSIDANTI

Gli antiossidanti sono molto importanti per la prevenzione e l’inversione del danno tissutale osservato nell’endometriosi. È quindi importante aumentare l’assunzione di antiossidanti consumando 5-10 porzioni di frutta e verdura (idealmente biologiche) al giorno. Sotto forma di integratori le vitamine A, C, ed E sono nutrienti importanti.

Acido alfa lipoico (ALA). Il trattamento con ALA riduce l’adesione cellulare e l’invasione tramite una minore espressione di molecole di adesione e attività delle metalloproteasi della matrice. Questi risultati forniscono prove convincenti che l’ALA potrebbe inibire la progressione dell’endometriosi.(FONTE: NCBI)

Il resveratrolo. Il meccanismo essenziale del resveratrolo nella prevenzione dell’endometriosi è considerato attività antinfiammatoria. È stato dimostrato che si manifesta attraverso l’inibizione della sintesi delle prostaglandine tramite l’inibizione della sintesi dell’enzima COX, l’inibizione delle cellule immunitarie attivate e l’inibizione delle citochine pro-infiammatorie. Dagli studi esaminati in questo articolo, è chiaro che l’effetto antinfiammatorio di questo composto naturale può contribuire alla prevenzione dell’endometriosi, questo composto fenolico è ora considerato un nuovo farmaco innovativo nella prevenzione e nel trattamento di questa malattia.

La N-acetilcisteina. In questo studio sono state incluse 120 pazienti di età compresa tra 18 e 45 anni con una diagnosi clinica/istologica di endometriosi, senza trattamento ormonale in corso oppure gravidanza. Tutte le pazienti hanno ricevuto NAC orale trimestrale 600 mg, 3 compresse/giorno per 3 giorni consecutivi della settimana per 3 mesi.

Tra tutte le pazienti incluse, 52 di esse avevano manifestato il desiderio riproduttivo e 39 hanno ottenuto con successo una gravidanza entro 6 mesi dall’inizio della terapia. Conclusioni: la NAC orale migliora il dolore correlato all’endometriosi e le dimensioni degli endometriomi. Inoltre, diminuisce i livelli sierici di Ca125 e può migliorare la fertilità nelle pazienti con endometriosi.

Disintossicazione

Un prerequisito per impedire il ristagno delle scorie e il rientro di tossine e ormoni disintossicati nella circolazione (attraverso un colon tossico) è la liberazione del fegato, della bile e dei canali di eliminazione (emuntori).

Silimarina da Cardo mariano. Questa piccola ma significativa indagine è stata condotta per studiare l’effetto della silimarina sul livello di interleuchina-6 (IL-6), sulle dimensioni della lesione endometrioma, sul dolore, sulla funzione sessuale e sulla qualità della vita nelle donne con diagnosi di endometriosi. Questo studio conferma che la silimarina può essere efficace nel ridurre le dimensioni delle lesioni endometriali, in linea con precedenti osservazioni su modelli animali.

Abbiamo già trattato la silimarina come rimedio per il fegato grasso. La silimarina ha una scarsa biodisponibilità ed un limitato assorbimento intestinale. Questa limitazione può essere aggirata con particolari tecniche farmaceutiche, ad esempio complessando la silimarina in un fitosoma con la fosfatidilcolina, che ne aumenta la solubilità pur mantenendone le proprietà antiossidanti. (Silymarin Phytosome® della Indena S.p.A.)

La stitichezza cronica non è “normale” e può indicare una dieta povera di fibre, intolleranze alimentari e/o allergie, consumo eccessivo di prodotti alimentari lavorati ultra-processati, infiammazione intestinale e scarsa idratazione. La stitichezza può anche aumentare il rischio di un colon tossico, mettendo a dura prova i batteri su cui facciamo affidamento per mantenere il nostro tratto intestinale stretto e permeabile e anche le vitamine che altrimenti non potremmo assimilare.

È interessante notare che circa il 20% dei pazienti con endometriosi presenta anche sintomi indicativi di IBS (sindrome del colon irritabile). In particolare, le donne a cui è stata diagnosticata l’endometriosi hanno un rischio da due a tre volte maggiore di soddisfare i criteri completi per la sindrome dell’intestino irritabile e oltre il 20% delle donne con endometriosi manifesta sintomi simili alla sindrome dell’intestino irritabile. (FONTE: NCBI)

Equilibrio ormonale

L’omeostasi ormonale è fondamantale quando trattiamo endometriosi e rimedi naturali. Anche in questo caso, per l’equilibrio ormonale sono essenziali l’alimentazione e l’astensione da sostanze tossiche, in particolare xenoestrogeni, già ritenuti fattori decisivi.

Diindolilmetano (DIM). Il 3′,3′ diindolilmetano (DIM) è un composto presente nelle verdure crocifere (broccoli, cavoli, cavolo riccio, ecc.). La reputazione della famiglia delle verdure crocifere di essere salutari è dovuta principalmente al composto DIM.

Uno studio recente ha esaminato gli effetti clinici nelle donne con endometriosi dell’integrazione di DIM, sia da solo che in combinazione con DNG (progestinico sintetico). Il dolore pelvico associato all’endometriosi è stato significativamente ridotto nelle pazienti che assumevano la terapia di combinazione DNG-DIM rispetto a quelle che assumevano DNG da solo. Il pattern di sanguinamento (numero e durata degli episodi) è stato significativamente migliorato dall’aggiunta di DIM al trattamento con DNG.

La vita delle cellule endometriali è diminuita con la sola integrazione di DIM (25%) in modo significativo più che con il solo DNG (9%) e ha avuto un effetto più migliorato quando usato in combinazione (40%).
In conclusione, l’aggiunta di DIM potenzia gli effetti di DNG ex vivo e può migliorare i pattern di sanguinamento nelle pazienti con endometriosi.


endometriosi e rimedi naturali

Un altro esempio di come le terapie naturopatiche siano efficaci nel trattamento o nell’integrazione del trattamento convenzionale di una varietà di malattie. Non dovrebbero essere trascurate quando si affrontano problemi di salute cronici che potresti avere.

Vitex agnus castus, è stato utilizzato tradizionalmente per una varietà di problemi ginecologici. Una revisione del 2017 ha esaminato diversi studi che suggerivano che il composto potesse trattare irregolarità mestruali e sindrome premestruale (PMS). Mentre i suoi effetti sull’endometriosi necessitano di ulteriori studi, altre ricerche hanno suggerito che potrebbe influenzare positivamente l’infertilità nei pazienti con endometriosi. Vitex agnus castus viene utilizzato con successo in condizioni di dominanza estrogenica o calo del progesterone

Tenere basso il cortisolo. Il cortisolo, noto anche come “ormone dello stress” o “ormone della lotta o della fuga”, viene prodotto in risposta alla sensazione che il nostro corpo si trovi sotto minaccia. Il nostro corpo usa il progesterone per creare cortisolo. Maggiore è il tempo trascorso in modalità “lotta o fuga”, tanto maggiore sarà il progesterone usato dal corpo per produrre cortisolo. In questo modo il rapporto ormonale estrogeni/progestinici risulterà sbilanciato con conseguente aumento di estrogeni rispetto al progesterone.

Ashwagandha – L’Ashwagandha è spesso usata come integratore per aiutare a ridurre lo stress. Gli studi lo supportano, dimostrando che il trattamento con l’erba può portare a una riduzione clinicamente significativa dello stress. Un altro studio ha scoperto che le donne con endometriosi avevano livelli di cortisolo significativamente più alti ⁠— un ormone coinvolto nella risposta allo stress ⁠— rispetto alla media. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, questi studi indicano che l’ashwagandha potrebbe potenzialmente svolgere un ruolo nella riduzione dello stress che può contribuire al peggioramento dell’endometriosi.

Traumi e shock: percorsi di autoguarigione

Spesso quando c’è una malattia come l’endometriosi, che ha tante teorie mediche sulla sua origine ma ancora nessuna spiegazione certa, ci potrebbe essere una sottostante concausa psicologica. A dire il vero e per esperienza personale di iridologo-naturopata molte malattie, anche con cause mediche certe, si sono poi rivelate avere un innesco da stress severo o da shock.

In ogni caso l’autoguarigione è sempre stata molto affascinante. Tuttavia ogni persona vive a modo suo gli eventi e non si può certo ipotizzare per tutti i casi di endometriosi un vissuto tipico sempre ricollegabile. L’indagine sull’evento scatenante va fatta “ad personem“, con rispetto, delicatezza ed attenzione. In particolare sono di grande aiuto le mappe dell’iridologia familiare.

Per questo motivo abbiamo inteso completare la nostra discussione su endometriosi e metodi naturali dando spazio a questa esperienza personale di guarigione dall’endometriosi. Il titolo dell’articolo è:
Endometriosi: una nuova bellissima autoguarigione

Conclusioni

In Medicina Naturopatica, Medicina Funzionale e Nutrizione , il nostro obiettivo è ristabilire l’equilibrio e consentire al corpo di guarire. Alcuni fattori che possono contribuire all’endometriosi possono includere genetica, squilibrio ormonale, esposizione ambientale, disfunzione immunologica ed anche shock pregressi.

Gli interventi, quindi, devono includere cambiamenti nella dieta e nello stile di vita, così come la gestione dello stress e i test per allergie e intolleranze alimentari, specificità genetiche ed equilibrio ormonale. Potrebbe essere anche necessario che il medico prescriva un esame del sangue completo con funzionalità epatica e renale. Anche la glicemia a digiuno è un fattore chiave da considerare.

La visita iridologica fornisce molte informazioni sui distretti organici in deficit e può in questo modo orientare le scelte nutraceutiche più adatte.


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