In questo articolo ci occuperemo delle costituzioni metaboliche in iridologia. Vedremo la diatesi lipemica con alterato metabolismo dei grassi; inoltre vedremo la diatesi glicemica come indice di alterato metabolismo degli zuccheri; infine vedremo la diatesi urica come indice di alterato metabolismo degli acidi urici.
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Il metabolismo è rappresentato dai processi chimici e fisiologici che il nostro corpo usa per trasformare ciò che mangiamo in carburante energetico per le cellule. La nutrizione (cibo) è composta principalmente da proteine, carboidrati e grassi, secondariamente da micronutrienti. Le sostanze ingerite vengono minuziosamente scomposte nel sistema digestivo, filtrate, selezionate e quindi trasportate alle cellule dove possono essere utilizzate come carburante. L’energia prodotta da questo meccanismo metabolico può essere immediatamente utilizzata e consumata, oppure immagazzinata per un uso successivo. L’immagazzinamento avviene in siti specifici come il fegato, il grasso corporeo ed i tessuti muscolari. Il processo metabolico produce energia ma anche molte scorie che vanno eliminate. In un contesto di alterazione dell’omeostasi potremmo quindi avere un problema di smaltimento delle scorie metaboliche e/o un metabolismo disfunzionale in alcune sue parti. Cos’è un disturbo metabolico? Sappiamo inoltre come le malattie metaboliche siano statisticamente alla base di gran parte delle cause di morte (cardiovascolare, cancro). In questa prospettiva si rende necessario individuare i quadri iridologici specifici (diatesi) che riflettono l’alterato metabolismo dei grassi, degli zuccheri e degli acidi urici. Le Costituzioni metaboliche saranno quindi delle diatesi corrispondenti a condizioni fenotipiche, osservabili come risultato della relazione fra la costituzione di base e l’ambiente. In sintesi le Costituzioni metaboliche a cui ci riferiremo, saranno osservate in “sovrapposizione” alle costituzioni di base e/o alle costituzioni strutturali. In questo senso è più corretto chiamarle diatesi metaboliche. Questa nuova modalità di osservare l’iride è rivolta all’accuratezza per una raccolta dei dati fisiologici più omnicomprensiva. Spero possiate condividere che l’indagine iridologica dovrebbe riflettere nella sua interezza la situazione del soggetto osservato. Pertanto con questo sistema intendiamo fornire un contributo, in particolare per allineare ed aggiornare l’iridologia al concetto di Esposoma.Introduzione alle Costituzioni Metaboliche
Un disturbo metabolico si verifica quando l’articolato processo del metabolismo non va a buon fine. In questo caso il corpo avrà pochi nutrienti per rimanere in salute, oppurre un eccesso delle sostanze essenziali con problemi di stoccaggio, o ancora avere difficoltà a smaltire le scorie prodotte dal metabolismo stesso. Le malattie metaboliche più conosciute, come l’ipertensione, l’obesità, la disfunzione endoteliale, l’aterosclerosi subclinica, la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, l’acidosi metabolica di basso grado, hanno raggiunto proporzioni epidemiche. Pertanto abbiamo intravisto la necessità di individuare delle Costituzioni Metaboliche in iridologia per prevenire condizioni morbose e favorire la salute.
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La diatesi LIPEMICA (perossidazione lipidica)
Osservazione: Fra le Costituzioni Metaboliche la diatesi Lipemica è caratterizzata da un arco, che può diventare anche un anello, di colore biancastro/lattiginoso, più o meno trasparente, posto all’estrema periferia dell’Iride. Fisiologicamente si tratta dell’opacità corneale, denominata Gerontoxon. La cornea, che normalmente è trasparente, altera la sua struttura diventando riflettente. In iridologia questa condizione è denominata anche Anello Colesterinico. Infatti il Gerontoxon è un segno dell’ipercolesterolemia, in particolare quando questa alimenta depositi all’interno delle arterie (Ateromi).
I valori ematici del colesterolo circolante potrebbero risultare nella norma, tuttavia il Gerontoxon resta valido ed attendibile come segno di sclerosi vascolare da perossidazione lipidica. L’Anello Colesterinico può presentarsi anche nei soggetti vegani poichè il dismetabolismo dei grassi potrebbe derivare dall’eccesso di carboidrati. L’Anello Colesterinico (detto anche Arco Senile) è da considerarsi fisiologico nelle persone anziane (oltre i 65-70 anni). Il Gerontoxon compare già con le prime alterazioni del metabolismo dei grassi, pertanto la sua presenza di per sè suggerisce certamente l’esistenza della suddetta problematica, tuttavia non preannuncia una imminente malattia.
Nelle fasi iniziali si tratterà di un disturbo funzionale che potrà essere tranquillamente supportato e corretto a livello metabolico con semplici aggiustamenti nutraceutici. Quando però il Gerontoxon osservato sarà esteso e soprattutto nei casi in cui perdesse la sua naturale colorazione biancastra a favore di tonalità giallastre o marron chiaro, allora potenzialmene starebbe ad indicare l’inizio di condizioni lesionali. In questi casi il consiglio migliore da dare è quello di rivolgersi a strutture mediche per accertamenti.
Inoltre l’iridologo attento dovrebbe porre attenzione alla eventuale coesistenza del segno denominato Lunula Calcica. Sarebbe questo un ulteriore segnale di degrado e quindi anche in questo caso, come sopra, dovremmo suggerire di prendere provvedimenti. Il Gerontoxon può essere osservato anche in concomitanza di Sindrome Metabolica e/o Resistenza Insulinica.
Fattori di rischio e predisposizioni: Danni prematuri possono riguardare cuore ed encefalo in primis, poi fegato (steatosi) e vasi. Le predisposizioni fisiche specifiche potrebbero essere: arteriosclerosi, colesterolo elevato, angina pectoris, problemi cardiaci, attacchi ischemici, necrosi vascolare, trombosi venosa. La diatesi Lipemica principalmente dipende dalla cattiva digestione e/o dall’alterato assorbimento dei grassi. Avremo quindi congestione e lentezza epatica e pancretica, con epatopatie, diabete tipo II, ipotiroidismo, Angiopatie e Gotta lipoidea.
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La diatesi GLICEMICA (resistenza insulinica)
Osservazione: La diatesi Glicemica, new-entry fra le Costituzioni Metaboliche, è caratterizzata dalla presenza di macchie marrone-arancio pluri-presenti sul quadro dell’Iride o da una pigmentazione arancio “coprente” lo stroma. La diatesi Glicemica è più facilmente riscontrabile a carico delle costituzioni linfatiche e miste. Nelle costituzioni ematogene la stessa condizione metabolica potrà più facilmente essere rappresentata nell’iride dal Gerontoxon (diatesi Lipemica).
Le macchie che caratterizzano la diatesi Glicemica si presentano con una forma reticolare di consistenza rarefatta. Inoltre sono probanti quando pluri-presenti sulla superficie dello stroma. La pigmentazione coprente, tendenzialmente di colore arancio, lascia in parte intravedere le fibre.
Fattori di rischio e predisposizioni: La diatesi Glicemica individua un alterato metabolismo degli zuccheri. Anche per questa diatesi, come per la precedente, la segnatura compare sull’iride in largo anticipo rispetto alle alterazioni dei valori ematici. La diatesi Glicemica indica l’innesco dismetabolico della resistenza insulinica.
Secondo le più recenti ricerche, le conseguenze metaboliche dell’insulino-resistenza possono provocare: iperglicemia, ipertensione, dislipidemia, adiposità viscerale, iperuricemia, marcatori infiammatori elevati, disfunzione endoteliale e stato protrombico. La progressione della resistenza all’insulina può portare a sindrome metabolica, steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e diabete mellito di tipo 2. La resistenza all’insulina è principalmente una condizione acquisita correlata al grasso corporeo in eccesso.
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La diatesi URICA (acidosi tissutale extracellulare)
Osservazione: La diatesi Urica è riconoscibile da depositi Grigiastri o Giallo-Marrone nelle aree periferiche dell’Iride (Zona Pelle-Linfatico). All’osservazione può sembrare come se i definiti Tofi Bianchi dell’Idrogenoide diventassero più estesi e consistenti ed inoltre avessero un colore più carico. I segni iridologici dell’acidosi metabolica di basso grado non vanno confusi con il Gerontoxon (a carico della cornea).
Fattori di rischio e predisposizioni: La diatesi Urica rivela un alterato metabolismo dell’acido Urico. Con questo quadro diatesico avremo qundi la predisposizione ad accumuli metabolici derivannti dalle scorie acide. Con questo contesto metabolico si riscontra fisiologicamente una acidosi tissutale (extracellulare) con una tendenziale acidosi metabolica di basso grado. Prove crescenti supportano l’associazione tra iperuricemia e malattia renale cronica.
Pertanto la zona riflessa del Rene andrebbe anch’essa valutata attentamente durante l’indagine iridologica. I disturbi più caratteristici sono rappresentati da calcoli renali, artriti gottose, artrosi ossea, ma soprattutto a livello sistemico l’acidosi latente.
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