Le Costituzioni strutturali:
Connettivale debole e Ghiandolare debole
In questo articolo di iridologia ci occuperemo delle Costituzioni Strutturali, ovvero quelle diposizioni genetiche derivanti dal foglietto embrionale mesodermico che si riflettono sull’iride con una importante destrutturazione. In questi casi avremo una predisposizione morbosa a carico del tessuto connettivo.
Sommario dei contenuti

Generalità del tessuto connettivo
Il tessuto connettivo, è rappresentato da un gruppo di tessuti fisiologici di varia natura, che hanno il compito di mantenere la forma del corpo, assicurare la posizione dei suoi organi e fornire coesione e supporto interno. I tessuti connettivi includono diversi tipi di tessuto fibroso che variano solo nella loro densità e cellularità, così come le varianti più specializzate e riconoscibili: ossa, legamenti, tendini, cartilagine e tessuto adiposo (grasso). (Fonte enciclopedia Britannica). Le Costituzioni Strutturali ci stanno indicando che il tessuto connettivo ha bisogno di essere rinforzato.
– Nella cavità addominale, la maggior parte degli organi sono sospesi dalla parete addominale attraverso una fascia membranosa nota come mesentere, il quale a sua volta è costituito dal tessuto connettivo.
– Altri organi sono incorporati nel tessuto adiposo, una forma di tessuto connettivo in cui le cellule sono specializzate per la sintesi e lo stoccaggio di riserve energetiche di grasso o lipidi.
– L’intero corpo è sostenuto internamente dallo scheletro. Esso è composto da poco più di 200 ossa, ovvero un tipo di tessuto connettivo dotato di grande resistenza allo stress meccanico, grazie soparttutto alla sua struttura laminata ed altamente ordinata. La sua durezza risulta dalla deposizione di sali minerali nelle sue fibre del connettivo osseo sostanzialmente di matrice amorfa.
L’insieme delle ossa è collegato tramite le articolazioni, di cui se ne contano quasi 70. Le singole ossa dello scheletro sono quindi tenute saldamente insieme da legamenti, muscoli e tendini. Il tessuto connettivo denso che costituisce i gruppi articolari è costituito da molti fasci di fibre sono associati in serie parallele per fornire una grande resistenza alla trazione.
Nelle articolazioni le superfici delle ossa sono interposte di cartilagine, un tessuto connettivo con un’abbondante sostanza intercellulare che gli conferisce una consistenza solida ben adatta a consentire movimenti fluidi di scorrimento tra le superfici contrapposte. La membrana sinoviale, che riveste i margini della cavità articolare e lubrifica e nutre le superfici articolari, è anch’essa una forma di tessuto connettivo.
I vasi sanguigni, grandi e piccoli, attraversano il tessuto connettivo, che è quindi strettamente associato al nutrimento dei tessuti e degli organi di tutto il corpo. Tutti i materiali nutritivi e i prodotti di scarto scambiati tra gli organi e il sangue devono attraversare gli spazi perivascolari occupati dal tessuto connettivo. Una delle funzioni importanti delle cellule del tessuto connettivo è quella di mantenere negli spazi extracellulari le condizioni adatte per questo scambio.
Componenti del tessuto connettivo
Dal punto di vista embriologico, il tessuto connettivo deriva dal mesenchima, che origina dal distacco di cellule dei foglietti embrionali, in particolare da quello mediano, ovvero il mesoderma.
Le fibre connettivali sono immerse nella sostanza amorfa e conferiscono stabilità strutturale alla matrice. Si distinguono tre tipi fondamentali di fibre:
– fibre collagene
– fibre reticolari
– fibre elastiche
La fibra di collagene è caratterizzata dall’essere di forma allungata e composta da glicoproteine del collagene. È tipicamente disposta in fasci ramificati di varia lunghezza. È una fibra insolubile molto resistente. E’ presente nella pelle, nei tendini, nei legamenti, nelle ossa e nella cartilagine.
La fibra reticolare è anch’essa un tipo di fibra che appartiene al tessuto connettivo ed è costituita da collagene di tipo III, secreto dalle cellule reticolari. Una cellula reticolare è un tipo speciale di fibroblasto. La fibra reticolare è caratterizzata da un’intricata rete interstiziale con altre fibre simili che funge da rete di supporto nei tessuti molli come il fegato ed il tessuto linfoide.
La fibra elastica si presenta di colore giallastro, diversamente dalla fibra di collagene che invece è biancastra. La fibra elastica è relativamente spessa, con un diametro compreso tra circa 0,2 e 2 μm. In alcuni legamenti, però, la fibra elastica potrebbe avere un diametro anche maggiore. Essa è costituita principalmente da elastina. L’elastina è una glicoproteina composta principalmente da residui di glicina e prolina. Un altro componente della fibra di elastina è la fibrillina fibrosa. La fibrillina fornisce un’impalcatura per la deposizione di elastina.
Sono stati classificati vari tipi di tessuto connettivo, in base alle caratteristiche della matrice extracellulare e delle cellule presenti nel tessuto stesso. In particolare abbiamo:
– Tessuti connettivi propriamente detti:
Tessuto connettivo lasso (areolare e reticolare)
Tessuto connettivo denso (regolare, irregolare, elastico)
– Tessuti connettivi specializzati:
Tessuto adiposo(bianco, bruno)
Tessuto cartilagineo (c. ialina, c. elastica, c. fibrosa)
Tessuto osseo
Tessuto connettivo liquido(sangue, linfa
Lo stroma dell’iride è di origine mesodermica e riflette la composizione e la struttura del tessuto connettivo. Pertanto la sua analisi diventa fonte di informazione preziosa per la salute. Per questo motivo sono state individuate 2 costituzioni strutturali.
Introduzione alle Costituzioni Strutturali
Osservando le iridi di taluni soggetti si può rilevare a carico dello stroma una importante destrutturazione di origine genetica. La presenza di una destrutturazione dello stroma irideo riflette un tessuto connettivo altrettanto destrutturato. Questa informazione può essere estratta dalle costituzioni strutturali. In questi casi è la matrice extracellulare ad essere il bersaglio di eventuali rischi per la salute. Infatti vi sarà una dominanza verso predisposizioni specifiche a certi tipi di processo patologico che non sono ricompresi nelle Costituzioni di Base. Le predisposizioni morbose di queste costituzioni strutturali, sono così importanti a livello prognostico, che hanno indotto Josef Deck a considerare altre due tipologie costituzionali. Pertanto le costituzioni strutturali sono potenzialmente osservabili in sovrapposizione di qualunque delle tre colorazione di base:
– La Connettivale debole che si presenta con numerose lacune e diradamenti della trama non imputabili a disturbi fisici.
– La Ghiandolare debole nella quale osserviamo numerose lacune addossate al Collaretto, come una corolla di petali che formano un fiore (iride a Margherita)
CONNETTIVALE DEBOLE
Osservazione: Il tessuto costitutivo di queste iridi presenta una perdita di tono e di elasticità tale da lasciar pensare ad una debolezza delle strutture portanti e del tessuto connettivo dell’intero organismo. E’ presente una rarefazione talmente diffusa dello stroma, da mettere in imbarazzo l’iridologo sulla scelta delle aree a rischio. Permane una debolezza mesenchimale ereditaria dalla quale risulteranno le patologie di un tessuto connettivo geneticamente defedato.
Fattori di rischio e predisposizioni: I disturbi potenziali riguarderanno soprattutto il tessuto connettivo e di sostegno. Possibili ptosi e prolassi in genere (valvola mitrale) e nell’addome in modo particolare (rene, utero). La debolezza del connettivo si può manifestare con varicosi ed emorroidi, anomalie spinali, scoliosi e facili sublussazioni, predisposizione alle fratture, ernie discali ed inguinali, strappi e dislocazioni vertebrali sotto sforzo.
In queste costituzioni strutturali il recupero risulterà lento: maggiore è la rarefazione maggiore sarà il tempo necessario a ristabilire la salute. Questa struttura fa sospettare una bassa resistenza agli stimoli di tipo meccanico, ovvero a parità di impatto ambientale questa tipologia sarà più soggetta a cedimenti e comunque vada avrà una maggiore difficoltà a rientrare nel suo equilibrio (bassa resilienza). Anche le cure saranno a lungo termine.
Vuoi saperne di più?
Partecipa ai nostri corsi
GHIANDOLARE DEBOLE
Osservazione: Fra le costituzioni strutturali questa è anche detta Plurighiandolare o Iride a Margherita. Essa si presenta all’osservazione con una serie di mega-lacune disposte in modo circolare come petali di una margherita, a partire dal Collaretto, il quale risulta quasi sempre dilatato (costipazione atonica e ptosi viscerale). L’appellativo di Plurighiandolare non indica necessariamente un problema ghiandolare attivo. Stiamo ancora indagando predisposizioni genetiche e non le fenotipiche manifestazioni delle diatesi metaboliche o immunitarie. Questi soggetti, come altri attraverso uno stile di vita corretto potranno godere di una vita sana e piena di esperienze così come le altre costituzioni.
Fattori di rischio e predisposizioni
Insufficienza ghiandolare con particolare attenzione al pancreas, ma anche ipofisi, tiroide e gonadi. Facilità a disturbi ormonali. Tendenza alla ritenzione idrica con asciti addominali (Deck), debolezza cardiaca e renale col passare degli anni. In questa tipologia di Costituzioni Strutturali avremo inclinazione verso una debolezza endocrina ed esocrina ghiandolare e pluriglandolare tra cui diabete e squilibri glicemici, problemi alle surrenali, alla ghiandola pituitaria, alla tiroide, ai testicoli od alle ovaie.
Nelle pagine di questo sito web facciamo soltanto informazione.
Le nozioni riportate NON sono da utilizzare
per scopi diagnostici o terapeutici.
Per qualsiasi diagnosi e/o trattamento di malattie rivolgersi
al proprio medico e/o ad uno specialista.