In questo articolo ci occuperemo delle costituzioni metaboliche in iridologia.
Più in particolare vedremo 3 schemi iridologici che rappresentano altrettanti disturbi metabolici. Il metabolismo si riferisce all’intera somma di reazioni che si verificano in tutto il corpo all’interno di ogni cellula e che forniscono energia al corpo. Questa energia viene utilizzata per i processi vitali e la sintesi di nuovo materiale organico. Le 3 costituzioni metaboliche sono le seguenti:
– la diatesi lipemica che riflette l’inefficente metabolismo dei grassi (lipidi);
– la diatesi glicemica come indice del dis-metabolismo degli zuccheri (carboidrati);
– la diatesi urica che segnala errato metabolismo degli acidi urici (aminoacidi).
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Sommario dei contenuti
Perchè le costituzioni metaboliche? Generalmente quando si parla di costituzione ci si riferisce ai terreni costituzionali, ovvero delle modalità fisiologiche di comportamento presenti alla nascita. Quindi, a seconda delle varie discipline, avremo diversi tipi di costituzione corporea come ad esempio Ectomorfo, endomorfo o mesomorfo, oppure normolineo, brevilineo, longilineo, o ancora digestivo, respiratorio, muscolare e cerebrale. In ogni caso si tratta di modalità comportamentali fisiologiche ereditate. Le Costituzioni metaboliche a cui ci riferiamo qui sono più precisamente delle diatesi, cioè corrispondenti a situazioni fenotipiche, osservabili come risultato della relazione fra la costituzione di base e l’ambiente. In sintesi le Costituzioni metaboliche saranno osservate in “sovrapposizione” alle costituzioni di base e/o alle costituzioni strutturali. In questo senso è più corretto chiamarle diatesi metaboliche. Questa nuova modalità di osservare l’iride è rivolta all’accuratezza per una raccolta dei dati fisiologici più omnicomprensiva. Spero possiate condividere che l’indagine iridologica dovrebbe riflettere nella sua interezza la situazione del soggetto osservato. Pertanto con questo sistema intendiamo fornire un contributo all’iridologia, in particolare per allineare ed aggiornare l’iridologia stessa al concetto di Esposoma. Nelle costituzioni metaboliche abbiamo raccolto i segni del metabolismo lento. Il metabolismo è rappresentato dai processi chimici e fisiologici che il nostro corpo usa per trasformare ciò che mangiamo in carburante energetico per le cellule. Il metabolismo energetico e la nutrizione vanno di pari passo. Attraverso la nostra dieta assumiamo i nostri nutrienti: carboidrati, grassi e proteine. All’interno del nostro corpo queste molecole vengono scomposte in componenti più piccole, riorganizzate, immagazzinate (soprattutto dopo un pasto), rilasciate da queste riserve (tra i pasti o durante un digiuno) e ulteriormente metabolizzate. Nelle costituzioni metaboliche abbiamo cercato i segni riflessi del metabolismo. La nutrizione (cibo) è composta principalmente da proteine, carboidrati e grassi, secondariamente da micronutrienti. Le sostanze ingerite vengono minuziosamente scomposte nel sistema digestivo, filtrate, selezionate e quindi trasportate alle cellule dove possono essere utilizzate come carburante. L’energia prodotta da questo meccanismo metabolico può essere immediatamente utilizzata e consumata, oppure immagazzinata per un uso successivo. L’immagazzinamento avviene in siti specifici come il fegato, il grasso corporeo ed i tessuti muscolari. Il processo metabolico produce energia ma anche molte scorie che vanno eliminate. In un contesto di alterazione dell’omeostasi potremmo quindi avere un problema di smaltimento delle scorie metaboliche e/o un metabolismo disfunzionale in alcune sue parti. Le costituzioni metaboliche in iridologia segnalano l’alterazione dell’omeostasi. Cos’è un disturbo metabolico? Le malattie metaboliche più conosciute, come l’ipertensione, l’obesità, la disfunzione endoteliale, l’aterosclerosi subclinica, la sindrome metabolica, il diabete di tipo 2, l’acidosi metabolica di basso grado, hanno raggiunto proporzioni epidemiche. Pertanto abbiamo intravisto la necessità di individuare delle Costituzioni Metaboliche in iridologia per prevenire condizioni morbose e favorire la salute. Sistemi di organi coinvolti nelle Costituzioni metaboliche Il fegato è l’organo incaricato di elaborare gli amminoacidi e i lipidi assorbiti dall’intestino tenue. Regola inoltre il ciclo dell’urea e processi metabolici essenziali come la gluconeogenesi e la deposizione di glicogeno. I reni rimuovono i rifiuti e i liquidi in eccesso dal corpo. I reni rimuovono anche l’acido urico prodotto nel corpo e mantengono un sano equilibrio di acqua, sali e minerali, come sodio, calcio, fosforo e potassio nel sangue. Senza questo equilibrio, i nervi, i muscoli e gli altri tessuti del corpo potrebbero non funzionare normalmente.Introduzione alle Costituzioni Metaboliche
Le malattie metaboliche sono statisticamente alla base di gran parte delle cause di morte (cardiovascolare, cancro). In questa prospettiva si rende necessario individuare i quadri iridologici specifici (diatesi) che riflettono l’alterato metabolismo dei grassi, degli zuccheri e degli acidi urici.Le Costituzioni metaboliche e gli errori del metabolismo
Un disturbo metabolico si verifica quando l’articolato processo del metabolismo non va a buon fine. In questo caso il corpo avrà pochi nutrienti per rimanere in salute, oppurre un eccesso delle sostanze essenziali con problemi di stoccaggio, o ancora avere difficoltà a smaltire le scorie prodotte dal metabolismo stesso.
Il pancreas è l’organo metabolico chiave che regola il numero di carboidrati nel sangue, sia rilasciando quantità significative di insulina per ridurre i livelli di glucosio nel sangue, sia rilasciando glucagone per aumentarli. L’utilizzo di carboidrati e lipidi da parte dell’organismo è chiamato ciclo di Randle, regolato dall’insulina.
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La diatesi LIPEMICA (perossidazione lipidica)
Il primo schema iridologico che vedremo tra le Costituzioni metaboliche è la diatesi Lipemica.
A proposito dei lipidi, in questa ricerca sul metabolismo dei grassi troviamo scritto: Il grasso ha una cattiva reputazione perché è ritenuto il principale colpevole della pandemia di obesità in tutto il mondo. La cosiddetta dieta fast-food che gli Stati Uniti hanno esportato in tutto il mondo è ritenuta responsabile dell’aumento dell’indice di massa corporea, associato a rischi per la salute.
Studi recenti hanno sottolineato che dove si deposita il grasso è importante in termini di rischi per la salute. Ad esempio, le persone che trasportano grasso in eccesso nell’addome hanno maggiori rischi di cancro e malattie cardiovascolari. Puoi approfondire le zone di deposito del grasso in questo nostro articolo sui rimedi naturali per eliminare il grasso.
Siamo molto convinti dell’utilità delle Costituzioni metaboliche nel prevenire gli eventi avversi alla salute. Secondo la Mayo Clinic, mentre alcune anomalie metaboliche possono essere scoperte tramite test di screening continui alla nascita, la maggior parte viene diagnosticata dopo l’insorgenza dei sintomi in età adulta. Ad esempio, la popolazione di microrganismi del microbiota intestinale nel sistema digerente umano che sono coinvolti in un’azione metabolica benefica è elevata.
Il metabolismo dei lipidi è il processo in cui la maggior parte del grasso ingerito dal corpo viene emulsionato in piccole particelle dalla bile e poi la lipasi secreta dal pancreas e dall’intestino tenue idrolizza gli acidi grassi nel grasso in acidi grassi liberi e monogliceridi. Una piccola quantità di acidi grassi viene completamente idrolizzata in glicerolo e acidi grassi. Dopo l’idrolisi queste piccole molecole, come glicerolo, acidi grassi a catena corta e media, vengono assorbite nel sangue dall’intestino tenue.
Dopo l’assorbimento di monogliceridi e acidi grassi a catena lunga, i trigliceridi verranno risintetizzati nelle cellule dell’intestino tenue e insieme a fosfolipidi, colesterolo e proteine per formare chilomicroni che entreranno nella circolazione sanguigna dal sistema linfatico. Il fegato e il pancreas sono siti importanti per il metabolismo dei lipidi e svolgono un ruolo importante nel processo di digestione, assorbimento, sintesi, decomposizione e trasporto dei lipidi.
Osservazione iridologica: Fra le Costituzioni Metaboliche la diatesi Lipemica è caratterizzata dalla presenza del Gerontoxon. Fisiologicamente è costituito dall’opacità corneale più o meno marcata. Si osserva come un arco, che può diventare anche un anello, di colore biancastro/lattiginoso, più o meno trasparente, posto all’estrema periferia dell’Iride. La cornea, che normalmente è trasparente, altera la sua struttura diventando riflettente. In iridologia questa condizione è denominata anche Anello Colesterinico. Infatti il Gerontoxon è un segno dell’ipercolesterolemia, in particolare quando questa alimenta depositi all’interno delle arterie (Ateromi). Abbiamo ampiamente trattato il Gerontoxon in questo articolo.
I valori ematici del colesterolo circolante potrebbero risultare nella norma, tuttavia il Gerontoxon resta valido ed attendibile come segno di sclerosi vascolare da perossidazione lipidica. L’Anello Colesterinico può presentarsi anche nei soggetti vegani poichè il dismetabolismo dei grassi potrebbe derivare dall’eccesso di carboidrati. L’Anello Colesterinico (detto anche Arco Senile) è da considerarsi fisiologico nelle persone anziane (oltre i 65-70 anni). Il Gerontoxon compare già con le prime alterazioni del metabolismo dei grassi, pertanto la sua presenza di per sè suggerisce certamente l’esistenza della suddetta problematica, tuttavia non preannuncia una imminente malattia.
Le costituzioni metaboliche non sono già indice di malattia, solo ne preannunciano l’arrivo. Nelle fasi iniziali si tratterà di un disturbo funzionale che potrà essere tranquillamente supportato e corretto a livello metabolico con semplici aggiustamenti nutraceutici. Quando però il Gerontoxon osservato sarà esteso e soprattutto nei casi in cui perdesse la sua naturale colorazione biancastra a favore di tonalità giallastre o marron chiaro, allora potenzialmene starebbe ad indicare l’inizio di condizioni lesionali. In questi casi il consiglio migliore da dare è quello di rivolgersi a strutture mediche per accertamenti.
Le problematiche legate alla Diatesi lipemica sono aggravate dalla eventuale coesistenza del segno iridologico denominato Lunula Calcica. Sarebbe questo un ulteriore segnale di degrado e quindi anche in questo caso, come sopra, dovremmo suggerire di prendere provvedimenti. Il Gerontoxon può essere osservato anche in concomitanza di Sindrome Metabolica e/o Resistenza Insulinica.
Fattori di rischio e predisposizioni: Danni prematuri possono riguardare cuore ed encefalo in primis, poi fegato (steatosi) e vasi. Le predisposizioni fisiche specifiche potrebbero essere: arteriosclerosi, colesterolo elevato, angina pectoris, problemi cardiaci, attacchi ischemici, necrosi vascolare, trombosi venosa. La diatesi Lipemica principalmente dipende dalla cattiva digestione e/o dall’alterato assorbimento dei grassi. Avremo quindi congestione e lentezza epatica e pancretica, con epatopatie, diabete tipo II, ipotiroidismo, Angiopatie e Gotta lipoidea.
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La diatesi GLICEMICA (resistenza insulinica)
Proseguiamo l’indagine sugli schemi iridologici delle Costituzioni metaboliche con la Diatesi glicemica.
A proposito di zuccheri, come spiegato qui, nel metabolismo dei carboidrati, la scomposizione inizia dalla digestione del cibo nel tratto gastrointestinale ed è seguita dall’assorbimento dei componenti dei carboidrati da parte degli enterociti sotto forma di monosaccaridi. I monosaccaridi vengono trasferiti alle cellule per la respirazione aerobica e anaerobica tramite glicolisi, ciclo dell’acido citrico e percorso del pentoso fosfato per essere utilizzati nello stato di fame.
Nello stato normale, le cellule muscolari scheletriche ed epatiche immagazzinano i monosaccaridi sotto forma di glicogeno.
Nello stato di obesità, il glucosio in eccesso viene convertito in trigliceridi tramite lipogenesi e viene immagazzinato nelle goccioline lipidiche degli adipociti.
Nello stato di lipotossicità, anche le goccioline lipidiche di altri tessuti come fegato, muscolo scheletrico e cellule beta pancreatiche accumulano triacilglicerolo. Questo evento è l’asse della patogenesi della disregolazione metabolica nella resistenza all’insulina, nella sindrome metabolica e nel diabete di tipo 2.
Osservando le Costituzioni metaboliche ed in particolare la Diatesi glicemica abbiamo l’opportunità di prevenire gli stati di obesità e lipotossicità
Osservazione iridologica: La diatesi Glicemica, new-entry fra le Costituzioni Metaboliche, è caratterizzata dalla presenza di macchie marrone-arancio pluri-presenti sul quadro dell’Iride o da una pigmentazione arancio “coprente” lo stroma. La diatesi Glicemica è più facilmente riscontrabile a carico delle costituzioni linfatiche e miste. Nelle costituzioni ematogene la stessa condizione metabolica potrà più facilmente essere rappresentata nell’iride dal Gerontoxon (diatesi Lipemica).
Le macchie che caratterizzano la diatesi Glicemica si presentano con una forma reticolare di consistenza rarefatta. Inoltre sono probanti quando pluri-presenti sulla superficie dello stroma. La pigmentazione coprente, tendenzialmente di colore arancio, lascia in parte intravedere le fibre.
Fattori di rischio e predisposizioni: Fra le Costituzioni metaboliche, la diatesi Glicemica individua un alterato metabolismo degli zuccheri. Anche per questa diatesi, come per la precedente, la segnatura compare sull’iride in largo anticipo rispetto alle alterazioni dei valori ematici. La diatesi Glicemica indica l’innesco dismetabolico della resistenza insulinica.
Secondo le più recenti ricerche, le conseguenze metaboliche dell’insulino-resistenza possono provocare: iperglicemia, ipertensione, dislipidemia, adiposità viscerale, iperuricemia, marcatori infiammatori elevati, disfunzione endoteliale e stato protrombico. La progressione della resistenza all’insulina può portare a sindrome metabolica, steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e diabete mellito di tipo 2. La resistenza all’insulina è principalmente una condizione acquisita correlata al grasso corporeo in eccesso.
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La diatesi URICA (acidosi tissutale extracellulare)
La terza ed ultima delle Costituzioni metaboliche è la Diatesi urica.
Nel metabolismo degli aminoacidi, un alto livello di acido urico plasmatico è un fattore scatenante per gotta e calcoli renali, nonché un forte fattore di rischio per sindrome metabolica e malattie cardiovascolari. Le cause principali di un alto livello di acido urico plasmatico sono una minore escrezione, una maggiore sintesi o entrambe.
La sintesi di acidi grassi (trigliceridi) nel fegato è associata alla sintesi ex novo di purine, accelerando la produzione di acido urico. Il ruolo svolto dalla dieta sull’iperuricemia non è stato ancora del tutto chiarito, ma un elevato consumo di alimenti industriali ricchi di fruttosio e un elevato consumo di alcol (in particolare birra) sembrano influenzare l’uricemia.
Nel rene, l’acido urico e l’urato vengono inizialmente filtrati e ulteriormente secreti. Tuttavia, la parte più grande (90%) viene solitamente riassorbita e ritorna nel sangue. I fattori che possono influenzare l’assorbimento dell’urato da parte del rene sono: concentrazioni plasmatiche, il volume del sangue ed i modulatori del flusso plasmatico renale.
Osservazione iridologica: Arrivando all’ultima delle nostre 3 Costituzioni metaboliche, La diatesi Urica è riconoscibile da depositi Grigiastri o Giallo-Marrone nelle aree periferiche dell’Iride (Zona Pelle-Linfatico). All’osservazione può sembrare come se i definiti Tofi Bianchi dell’Idrogenoide diventassero più estesi e consistenti ed inoltre avessero un colore più carico. I segni iridologici dell’acidosi metabolica di basso grado non vanno confusi con il Gerontoxon (a carico della cornea).
Fattori di rischio e predisposizioni: Fra le Costituzioni metaboliche la diatesi Urica rivela un alterato metabolismo dell’acido Urico. Con questo quadro diatesico avremo qundi la predisposizione ad accumuli metabolici derivannti dalle scorie acide. Con questo contesto metabolico si riscontra fisiologicamente una acidosi tissutale (extracellulare) con una tendenziale acidosi metabolica di basso grado. Prove crescenti supportano l’associazione tra iperuricemia e malattia renale cronica.
Pertanto la zona riflessa del Rene andrebbe anch’essa valutata attentamente durante l’indagine iridologica. I disturbi più caratteristici sono rappresentati da calcoli renali, artriti gottose, artrosi ossea, ma soprattutto a livello sistemico l’acidosi latente.
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