Diabete e dismetabolismo degli zuccheri:
quali sono i segni nell’iride
In questo articolo ci occuperemo del diabete, della resistenza insulinica e dell’ipoglicemai. Più in particolare vedremo quali sono dei segni riflessi nell’iride per il dismetabolismo degli zuccheri. Infatti il diabete ed il dismetabolismo degli zuccheri in generale rilasciano sempre dei segni sulla struttura dell’iride dove possono essere riconosciuti con l’iridologia.
Sommario dei contenuti
Iridologia Naturopatica e segni negli occhi
L’iridologia naturopatica ha come obbiettivo il mantenimento della buona salute. L’Iridologia è una disciplina multidimensionale e nel suo complesso si esprime nell’ambito della prevenzione e la cura olistica della salute. In iridologia oganicistica i segni presenti sull’iride sono il riflesso del funzionamento metabolico. Inoltre i segni osservati negli occhi possono derivare da memorie genetiche.
In questo modo ogni persona potrebbe essere portatrice di segni nell’iride che riguardano una malattia di qualche predecessore. Ciò indica una predisposizione a quella malattia, senza per questo dover mai contrarre per forza la malattia stessa. Il diabete lascia molti segni nell’iride sia di tipo genetico sia di tipo fenotipico (legato alla propria vita).
Resta fermo il concetto che al momento dell’osservazione dell’iride non è certa la presenza della malattia e neanche è prevedibile dall’iride se ciò potrà mai accadere. L’Iridologia Naturopatica osserva soltanto alcune tracce della malattia e può essere di grande aiuto nella prevenzione della malattia stessa.
L’iridologia può aiutare le persone in buona salute a non ammalarsi (Salutogenesi). Pertanto quando si vuole ottenere una diagnosi clinica bisogna rivolgersi ad un esame clinico specifico. In questo caso l’assistenza del medico, potrà accertare concretamente l’eventuale presenza di una malattia.
Segni di Diabete nell’iride secondo Sigfried Rizzi
Secondo gli studi di Sigfrid Rizzi, il caposcuola italiano dell’iridologia naturopatica, ci sono nell’iride alcuni segni specifici che indicherebbero il dismetabolismo degli zuccheri. Di seguito alcune sue considerazioni tratte dal suo libro: “Iridologia: il metodo diagnostico del futuro – Ed. Assiri”
– “Quando si altera la funzione pancreatica, nella zona corrispondente dell’Iride, vi sono rarefazioni di tessuto o accumuli di pigmento.”
– “Disturbi pancreatici si presentano esternamente al margine della corona sotto forma di reticolo con concentrazioni di pigmento puntiforme….”
– “…un altro segno di DIABETE è la corona ad archi …. anche le lacune molto grosse non chiuse….”
– “Isolotti di pigmento (color tabacco) nelle sinuosità del margine della corona sono segni di alterazioni vascolari causate dal pancreas”
Riepilogando, secondo S. Rizzi, potremmo osservare nell’iride le seguenti tracce del dismetabolismo degli zuccheri e dell’alterazione delle funzioni del pancreas:
1) Rarefazioni di tessuto nelle zone del pancreas
2) Accumuli di pigmento nelle zone del pancreas
3) Pigmento puntiforme intorno al collaretto
4) Isolotti di pigmento nelle sinuosità del collaretto
5) Pigmenti a struttura reticolare nell’iride
6) Corona ad archi
7) Grosse lacune, soprattutto se non chiuse
Il pancreas in iridologia
Secondo la Mappa Iridologica di S. Rizzi, il pancreas è posizionato ad ore 4 ed ore 8 in entrambe le iridi.
Dalle osservazioni di Padre Emilio Ratti quando i pigmenti o le macchie sono prevalenti nel quadrante inferiore dell’iride risulterà un dismetabolismo degli zuccheri con coinvolgimento del pancreas.
Inoltre questa ricerca dal titolo Il segno della Croce di Andrea sull’iride e il diabete Mellito: uno studio longitudinale rappresenta il pancreas in 4 zone posizionate a formare una croce.
Diabete ed Ipoglicemia nell’Iridologia Moderna
Sono un ricercatore di Iridologia Familiare Sistemica, tuttavia il mio retroterra affonda le radici nell’iridologia tradizionale di tipo fisiologico. Pertanto non sfuggono alle mie osservazioni anche eventuali segnali da inserire nel novero delle osservazioni dell’Iridologia Naturopatica.
In particolare per il dismetabolismo degli zuccheri, oltre ai segni appena visti, ho avuto occasione di osservare nell’iride alcune nuove segnature che statisticamente riscontrano la presenza di Ipoglicemia e di Iperglicemia. Più precisamente nell’elenco delle Costituzioni Metaboliche abbiamo inserito la Diatesi Glicemica.
Inoltre come segni specifici di tipo settoriale, l’espressione dell’Ipoglicemia e dell’Iperglicemia come alterazione metabolica, sono osservabili a carico del collaretto con le seguenti caratteristiche:
Ipoglicemia – alterazioni del collaretto nella zona ad ore 1:00 nell’iride sinistra stanno ad indicare una tendenza ipoglicemica da iperinsulinemia o carenza di glucagone.
Iperglicemia – alterazioni del collaretto nella zona ad ore 11:00 nell’iride destra stanno ad indicare una tendenza iperglicemica da carenza d’insulina o resistenza insulinica.
Aspetti correlati di Medicina Germanica (R.G. Hamer)
Noi ci occupiamo di osservare i segni iridologicici che statisticamente si presentano in concomitanza di squilibri psico-fisici. Tuttavia non di meno consideriamo anche ciò che altri osservatori sostengono. Ad esempio secondo R.G. Hamer le malattie e quindi anche le alterazioni dei normali livelli della glicemia, sono collegate ad un conflitto nella vita di relazione (Psiche) che trova la sua rappresentazione in un’area specifica della corteccia cerebrale (Cervello) che a sua volta comanda un zona del corpo (Organo).
Questa correlazione Psiche-Cervello-Organo è simultanea, cioè in perfetta sincronia. Pertanto, sempre secondo R.G. Hamer, nello stesso istante nelle rispettive zone della Psiche, del cervello e dell’organo interessato avremo la rappresentazione dello stesso disagio, seppur con modalità diverse tipiche del linguaggio espressivo delle singole strutture interessate.
Nella rappresentazione delle alterazioni glicemiche abbiamo quindi due possibilità:
– Ipoglicemia – (carenza di zucchero nel sangue): rappresenta un conflitto di paura-ripugnanza verso qualcuno o qualcosa.
– Iperglicemia – (eccesso di zucchero nel sangue): rappresenta un conflitto di paura-resistenza verso qualcuno o qualcosa.
Secondo R.G. Hamer questo tipo di conflitti trova i suoi relè biologici nell’area cerebrale della neo-corteccia (Ectoderma). Questo tipo di localizzazione potrebbe essere correlata ai segni che abbiamo osservato sopra rispettivamente ad ore 11 iride destra ed ore 1 iride sinistra. Tuttavia il condizionale è d’obbligo.
Vorremmo qui sottolineare che non condividiamo i fallimentari metodi curativi di R.G. Hamer e dei suoi adepti, ma possiamo senz’altro considerare interessante la sua teoria sulla genesi dei conflitti e delle relative malattie. E’ pertanto nostro compito sviluppare una maggiore attenzione al sostegno emozionale nell’eventuale conflitto riscontrato.
L’importanza di una Vita sana
In iridologia Naturopatica si punta alla prevenzione, tuttavia non tutte le forme di diabete possono essere prevenute. Comunque la si pensi è abbastanza condiviso che il mantenimento di un sano stile di vita, tra cui l’esercizio fisico e una dieta sana, è in grado di prevenire o ritardare situazioni prediabetiche che preludono al diabete di tipo 2.
Iridologia e Dieta: La moderazione nelle quantità unita all’attenzione della qualità del cibo, risultano una strategia sempre vincente. Bisognerebbe anche giungere alla consapevolezza che una vita sana sia importante per convivere bene con qualsiasi tipo di malattia correlata al dismetabolismo degli zuccheri.
Come si producono i segni del diabete negli occhi
Con la presenza del diabete, il corpo non riesce a trasformare il cibo in energia. Scopri qui come agisce l’insulina per la conversione dello zucchero e cosa succede quando hai il diabete. Il metabolismo dello zucchero rappresenta il processo di trasformazione degli alimenti nell’energia necessaria per vivere. Dobbiamo considerare il glucosio come il combustibile per le cellule del corpo che hanno bisogno di crescere e funzionare. Se avete il diabete, c’è un problema con l’insulina, che è l’ormone più importante nel metabolismo dello zucchero.
Metabolismo degli zuccheri: dal cibo al carburante
Dopo aver masticato ed ingoiato gli alimenti, gli enzimi del processo digestivo trasformano le proteine, i grassi ed i carboidrati, rispettivamente in amminoacidi, acidi grassi e zuccheri semplici. Questi sottoprodotti vengono assorbiti nel sangue, dove restano disponibili per essere usati come energia quando il corpo ne ha bisogno.
La fonte più importante di carburante per il corpo è uno zucchero semplice chiamato glucosio, che si accumula nel sangue dopo un pasto. Lo zucchero nel sangue può quindi viaggiare attraverso il flusso sanguigno per essere usato dalle cellule in tutto il corpo. Il pancreas, grossa ghiandola situata dietro lo stomaco, ha il controllo per il rilascio di ormoni che dicono al corpo se conservare o rilasciare energia in circolo. Uno di questi ormoni è appunto l’insulina, la quale è essenziale per aiutare il corpo ad utilizzare lo zucchero nel sangue e prevenire un eccessivo accumulo di zucchero nel sangue stesso.
Fisiologia di un necessario bilanciamento
Insulina e glucagone sono ormoni prodotti dal pancreas che partecipano alla regolazione dei livelli di zucchero nel sangue (glucosio). Il glucosio, proveniente dal cibo ingerito, è necessario al corpo per produrre energia. In particolare gli zuccheri sono necessari per un buon funzionamento del cervello. Insulina e glucagone rivestono un ruolo importante nella gestione di glucosio nel sangue, ed il loro armonico intervento e cooperazione assicura un buon funzionamento del corpo.
Insulina e glucagone rappresentano lo yin e lo yang della concentrazione di glucosio nel sangue. Quando ingeriamo del cibo, in particolare carboidrati, il pancreas rilascia insulina per modulare la presenza di zucchero nel sangue mantenendo i livelli entro parametri naturali. L’insulina ha il compito di diminuire i livelli degli zuccheri circolanti nel momento del picco postprandiale.
Invece tra un pasto e l’altro oppure quando ingeriamo solo proteine, il pancreas rilascia glucagone per non far calare troppo i livelli di zucchero nel sangue. Il glucagone agisce mobilitando le riserve, presenti nel fegato o bruciando i grassi.
In caso di diabete o pre-diabete, il corpo non ha l’insulina sufficiente oppure non può utilizzarla correttamente, come nel caso della sindrome metabolica. Nel diabete di tipo 1 autoimmune, il pancreas non produce abbastanza insulina, mentre nel diabete di tipo 2 vi è una resistenza insulinica. Quando il metabolismo degli zuccheri va fuori equilibrio, può portare a pericolosi livelli di glucosio nel sangue.
Come funziona l’insulina
L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas e lavora per spostare il glucosio dal sangue verso le cellule per fornire loro energia o per la conservazione dell’energia stessa per futuri utilizzi. Questo meccanismo biologico ha garantito la sopravvivenza ai nostri antichi predecessori che non mangiavano tutti i giorni ma solo quando la caccia era fortunata.
Durante la digestione, gli alimenti che contengono carboidrati vengono digeriti e convertiti in glucosio e questo provoca un aumento della glicemia nel sangue. L’aumento degli zuccheri segnala al pancreas a produrre la quantità di insulina necessario per ristabilire il livello ottimale di zucchero nel sangue.
Quando il pancreas produce l’insulina, non produce il glucagone. L’insulina stimola le cellule in tutto il corpo per assorbire il glucosio dal flusso sanguigno. L’eccesso di glucosio viene immagazzinato nelle cellule del fegato e dei muscoli come glicogeno oppure convertito in grasso.
Come funziona il glucagone
Il glucagone, come l’insulina, è un ormone prodotto nel pancreas. È una sorta di contrappeso all’insulina. Circa quattro o cinque ore dopo aver mangiato, i livelli di glucosio nel sangue si riducono e questo innesca la produzione di glucagone nel pancreas. Quando il pancreas secerne glucagone, sopprime la produzione di l’insulina. Il glucagone segnala al fegato e ai muscoli di trasformare il glicogeno di riserva in glucosio pre rilasciarlo nel flusso sanguigno. Il glucagone incide anche sul tessuto adiposo promuovendo la liberazione degli acidi grassi che vengono esportati al fegato ed agli altri tessuti come combustibili metabolici in caso di carenza di glucosio.
Quali sono i disturbi al metabolismo degli zuccheri
La regolazione del glucosio nel sangue è una straordinaria impresa metabolica. Quando il meccanismo non funziona è come se la nostra auto restasse senza carburante.
Diabete di tipo 1
Il diabete di tipo 1 è la forma meno comune di diabete. Secondo alcune ricerche sarebbe una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario distrugge le cellule del pancreas che producono insulina. Questo tipo di disturbo è anche detto “diabete insulino-dipendente,” infatti le persone che ne sono affette devono assumere insulina per rimanere in vita.
Diabete di tipo 2
Il diabete di tipo 2 si verifica quando le cellule non rispondono all’insulina. Siamo in presenza della cosiddetta resistenza-insulinica. Nel corso del tempo, il pancreas tende a ridurre la produzione di livelli di insulina ed il glucosio nel sangue tende a salire.
Il diabete di tipo 2 è fortemente legato all’obesità e rappresenta circa il 90% dei casi di diabete riscontrabili. Il diabete di tipo 2 può essere controllato con i farmaci ipoglicemizzanti e con le modifiche dello stile di vita, come la perdita di peso, una buona alimentazione e l’esercizio fisico.
Altri disturbi a carico del metabolismo degli zuccheri sono il Diabete gravidico, l’Iperglicemia e l’Ipoglicemia come situazioni prediabetiche
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